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MESSA PER L'OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI E PER L'UNITALSI

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Festa della Vergine di Lourdes - Lunedì, 11 febbraio 1991

 

Carissimi fratelli e sorelle!

1. Beati quelli che ascoltano la Parola di Dio e la vivono ogni giorno (Salmo responsoriale). Beati sono coloro che si aprono alla Verità della sua Parola e non perdono l’occasione che è loro offerta di essere trasformati dalla sua forza soprannaturale. Beati sono coloro che aderiscono con docile fiducia all’iniziativa del Padre celeste ed accolgono con fedele perseveranza il suo misterioso volere e non smarriranno la strada della vita.

Alle porte della Quaresima, ormai imminente, le parole, risuonate poc’anzi nella nostra assemblea liturgica, invitano i credenti alla conversione, invitano a fidarsi di Dio in ogni circostanza, soprattutto nei momenti drammatici, come quello che l’umanità vive attualmente. Esortano a spezzare la barriera del dubbio, dell’incredulità per accogliere la legge divina con generosità. Iddio è presente in mezzo al suo popolo e non fa mancare l’aiuto necessario per portare a compimento il suo disegno di salvezza. Egli è Padre, è sorgente di ogni misericordia: nulla può resistere alla potenza del suo amore. Beati noi se di Cristo si nutre la nostra speranza. Non ci verranno meno le forze per via, né sarà delusa l’attesa nel pellegrinaggio terreno.

2. “Beata Colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1, 45).

Questa sorprendente disponibilità al progetto dell’Altissimo ha segnato interamente l’esistenza della Vergine SS.ma che oggi celebriamo in modo particolare. La sua vita, come ricorda il Concilio, è un continuo avanzare nella peregrinazione della fede (cf. Lumen Gentium, 58). Ogni giorno, ogni momento Maria ripete il suo assenso incondizionato a Dio e per questa sua fede, vissuta con totale abbandono, Ella “brilla quale segno di sicura speranza e consolazione innanzi al peregrinante popolo di Dio fino a quando non verrà il giorno del Signore” (Lumen Gentium, 68). Il “” alla libera iniziativa del Padre l’ha resa Madre di Gesù e strumento nelle mani dell’Altissimo, per la salvezza dell’uomo.

Ed ora, incoronata regina del cielo e della terra, Ella è sostegno e speranza del genere umano in cammino verso la vita senza tramonto, verso l’amore perenne, verso la giustizia senza ombre e l’imperturbabile pace.

3. Mi è particolarmente caro l’incontro odierno perché fa rivivere, nella sua cornice suggestiva di canti e di luci, l’atmosfera spirituale tipica della Grotta di Massabielle. A Lourdes, la presenza della Vergine tutta santa continua ad essere quasi sensibile, nel clima di costante preghiera e raccoglimento, nell’invito alla penitenza e alla conversione, nella fraterna comunione che si stabilisce tra i numerosi pellegrini e soprattutto tra gli ammalati. Quale Madre premurosa, Maria raduna i suoi figli, sani e malati, da ogni angolo della terra e a tutti offre Gesù il “frutto del suo grembo” (Lc 1, 44).

Vi saluto cordialmente, carissimi fratelli e sorelle, che avete voluto prendere parte a così significativa celebrazione. Saluto specialmente voi, cari malati, e ad ognuno esprimo la mia sentita vicinanza spirituale. Ringrazio quanti, con premura e dedizione, vi assistono fisicamente e spiritualmente, medici, infermieri e barellieri, sacerdoti, religiosi e religiose e i numerosi volontari, soprattutto giovani, che, in vario modo, vi aiutano e condividono la vostra sofferenza.

Saluto i dirigenti dell’Unitalsi e dell’Opera Romana Pellegrinaggi che con i loro collaboratori, come ogni anno, hanno promosso ed organizzato questa manifestazione in questa Basilica Vaticana.

Torna sempre caro questo appuntamento annuale, carico di tensione spirituale non solo perché fa rivivere il clima di Lourdes e le emozioni del pellegrinaggio, ma soprattutto perché costituisce un’occasione di profonda esperienza ecclesiale e di palpitante devozione mariana.

4. “Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò” (Is 66, 13). Queste parole del profeta Isaia ben si addicono anche alla Madre del Redentore ed assumono un tono quasi intimo come se Maria le indirizzasse ad ognuno di noi, specialmente a quanti sono più provati dalla malattia e dalla sofferenza. La Vergine consola i suoi figli conducendoli a Cristo; dona loro il Salvatore, il solo che realizza la vera pace e l’eterna salvezza. Non è forse questo il messaggio spirituale tipico di Lourdes?

Il cuore di Lourdes è l’Eucaristia, cui tutto converge e da cui tutto promana. È Gesù che passa ogni giorno benedicente fra i malati, è il Vangelo della conversione e della penitenza che là viene costantemente proclamato; è il comandamento dell’amore che si cerca di mettere in pratica quotidianamente.

Intimamente legato al mistero eucaristico è il ministero sacerdotale. I sacerdoti agiscono in nome di Cristo; sono chiamati ad accompagnare i fedeli nel loro itinerario spirituale.

La fisionomia del pellegrinaggio ha il volto di una Comunità in cammino. Ai pellegrini e ai malati che entrano più facilmente in dialogo con i sacerdoti nella comune fatica del viaggio deve apparire evidente la missione dei presbiteri, quali uomini di Dio, ministri dell’Eucaristia, testimoni della carità, profeti della speranza, animatori spirituali ricchi di umanità e dispensatori dell’amore misericordioso di Dio.

Grazie al loro ministero, essi possono aiutare quanti accompagnano a recuperare la forza della fede, che è capace di aprire i sani e i malati agli orizzonti di Dio; possono incoraggiare quanti incontrano a sperimentare personalmente che l’amore è possibile, sostenendoli nel ripercorrere con Maria nella Chiesa gli itinerari del Vangelo.

5. Beata Colei che ha creduto!
Beato chi vive la Parola del Signore!
Si apra, carissimi fratelli e sorelle, il nostro cuore al mistero dell’amore di Dio,
si converta la nostra vita alla ricchezza del suo perdono.
Avremo così la gioia, avremo la luce, avremo la vita,
poiché la misericordia divina si stende su quelli che lo temono. Per sempre.

Maria, Immacolata Madre di Dio
e degli uomini,
ascolta la preghiera dei malati,
esaudisci le nostre invocazioni,
dona al mondo la pace;
donaci Gesù, nostra vera pace.

Amen!

 

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