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SANTA MESSA IN SUFFRAGIO DEI PONTEFICI PAOLO VI E GIOVANNI PAOLO I

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Sabato, 28 settembre  1991

 

1. La celebrazione anniversaria in memoria di Paolo VI e Giovanni Paolo I ci riconduce presso le loro tombe, per elevare a Dio preghiere di suffragio e per richiamare alla nostra mente il loro splendido esempio di insigni servitori della Chiesa. All’inizio di questo Sacrificio Eucaristico vorrei ricordare alcuni messaggi, che i due Pontefici ci hanno lasciato, circa l’impegno pastorale della evangelizzazione. Paolo VI non ha cessato di ripetere che per adempiere questo dovere occorre un dialogo sincero, concorde e fraterno con tutti. Ribadiva nell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi: “A noi specialmente, Pastori d’anime, incombe la cura di ricreare con audacia e saggezza, in piena fedeltà al suo contenuto, i modi più adatti e più efficaci per comunicare il messaggio evangelico agli uomini del nostro tempo” (Pauli VI, Evangelii Nuntiandi, 40).

2. A sua volta, Giovanni Paolo I manifestò la medesima ansia pastorale già nel suo primo radiomessaggio, in cui insisteva sulla necessità di “studiare ogni via, cercare ogni mezzo, “opportune et importune” (2 Tm 4, 2), per seminare il Verbo, per proclamare il messaggio, per annunciare la salvezza che pone nelle anime l’inquietudine della ricerca del vero” (Insegnamenti di Giovanni Paolo I, p. 16).

3. Queste parole dei due amati Pontefici siano per tutti noi uno stimolo incessante nell’impegno di annunciare il messaggio evangelico seguendo il loro esempio di instancabili apostoli di Cristo.

 

© Copyright 1991 - Libreria Editrice Vaticana

 



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