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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
ALL'EM.MO CARDINALE PARENTE
NEL XXV DI EPISCOPATO

 

Al Venerabile Fratello Nostro
PIETRO di S.R.C. Cardinale PARENTE.

Con sincera benevolenza ed affetto ti salutiamo, venerabile fratello nostro, e di cuore ci congratuliamo con te, che ti accingi a rinnovare il ricordo del venticinquesimo anniversario di episcopato, che hai passato per diversi anni come arcivescovo di Perugia e volentieri ti notifichiamo la nostra grande gioia, mentre chiediamo per te al Signore abbondanza di ottimi doni.
Sappiamo del posto ragguardevole che hai avuto tra i prelati, e dei meriti con i quali già prima ti sei acquistata la stima e l’amore, specialmente quando, maestro diligente e qualificato, hai aiutato moltissimi giovani nelle vie del Vangelo e della dottrina cattolica. Né si deve dimenticare il fruttuoso servizio in cui ti sei trovato, in modo particolare come assessore della Sacra Congregazione del Sant’Uffizio, che ora si chiama “per la dottrina della fede”.

Da quando sei stato assunto tra i Padri Cardinali, continui a svolgere il tuo prezioso lavoro, affinché ai membri del Corpo Mistico di Cristo ne venga bene spirituale e utilità.

Perciò, venerabile fratello nostro, in questo avvenimento della tua vita, lieto e degno di essere ricordato, noi glorifichiamo la bontà di Dio onnipotente, che ti ha concesso tali doti d’animo, per le quali tu potessi essere, per tanti anni, cultore e dispensatore dei misteri divini, precettore e maestro di molti.

Confermi, infine, i nostri voti, la Benedizione Apostolica, che di buon animo impartiamo a te e a tutti quelli che saranno presenti alle celebrazioni solenni annunziate per il tuo giubileo.

Dai Palazzi Vaticani, il 22 ottobre, anno 1980, terzo del nostro pontificato.

GIOVANNI PAOLO II

 

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