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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE EDUARDO FRANCÍSCO PIRONIO
PER LA NOMINA AD INVIATO SPECIALE
AL V CONGRESSO MARIANO NAZIONALE DELL’ECUADOR

 

Al venerabile fratello nostro
S. Em.za Rev.ma card. Eduardo Francísco Pironio,
Presidente del Pontificio Consiglio per i laici.

Nella ricorrenza del 500° anniversario dell’evangelizzazione dell’America, non si deve in alcun modo trascurare l’azione di grazia di Maria, Madre di Dio. Ella infatti “intercedendo per tutti i suoi figli, coopera all’azione salvifica del Figlio-Redentore del mondo” (Redemptoris Mater, 40). Peraltro sono note a tutti le apparizioni della Vergine Madre di Dio in Messico e la straordinaria importanza che ha avuto, sin dall’inizio dell’evangelizzazione del continente americano, quella speciale e fervida devozione mariana.

Con animo lieto abbiamo pertanto accolto la notizia della celebrazione del V Congresso mariano nazionale in Ecuador, che avrà luogo nel prossimo mese di dicembre, compreso tra due feste mariane, la festività dell’Immacolata Concezione e la solennità di Nostra Signora di Guadalupe, patrona dell’America. Considerando l’importanza dello speciale evento, noi stessi in tutto devoti alla Madre del Redentore, rivolgiamo il nostro pensiero a questo illustre Congresso, fiduciosi che porterà nel popolo di Dio un incremento di fede e di virtù.

Perciò, cedendo alle pie richieste del venerabile fratello Antonio José Gonzales Zumárraga, arcivescovo di Quito e presidente della Conferenza episcopale ecuadoriana, nonché degli altri vescovi, sacerdoti, religiosi e di tutti i fedeli, con questa lettera scegliamo e nominiamo lei, venerabile fratello nostro, quale nostro invito speciale al succitato Congresso mariano nazionale. Pertanto agirà colà come nostro rappresentante, porterà il nostro saluto e la nostra presenza in spirito, presiederà alle sacre celebrazioni esortando il popolo, con la parola e con l’esempio, a una più grande devozione per la Vergine Immacolata, illustrando di lei la dolcezza e la benignità, così che, guardando l’umiltà e la fede dell’ancella del Signore, a maggior ragione tutte le generazioni la dicano beata (cf. Lc 1, 48).

Ella stessa, Madre del Buon Consiglio, sia per lei, venerabile fratello nostro, aiuto e sostegno. Noi, per parte nostra, invocheremo ardentemente la sua clemenza perché si degni di guardare con benevolenza questi suoi figli radunati in Congresso, illuminarli e colmarli della sua feconda consolazione. Infine le impartiamo dal profondo del cuore la nostra benedizione apostolica, estensibile a tutti i partecipanti e a quanti godranno dei frutti spirituali di questo Congresso.

Città del Vaticano, 8 ottobre 1992, anno quattordicesimo del nostro pontificato.

IOANNES PAULUS PP. II

 

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