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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE JOSEPH RATZINGER PER LA NOMINA
A INVIATO SPECIALE ALLE CELEBRAZIONI
DEL MILLENNIO DELLA MORTE DI SAN WOLFGANG

 

Al Venerato Fratello Nostro
S. Em.za Rev.ma Cardinale Joseph Ratzinger,
Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede

La Chiesa è abituata a tributare grandissimo onore a tutti i Santi ed in modo speciale a coloro che con ardore e zelo si sono dedicati all’attività apostolica ed hanno avuto il ruolo di fondatori di comunità di fedeli. Tra di essi va senza dubbio annoverato San Wolfgang, dalla cui morte ad oggi sono trascorsi ormai mille anni. Adorno di una straordinaria regola di vita, egli, “ottimo autore di poesie”, fu, a quanto si narra, fondatore di molti monasteri. Ebbe inoltre l’illustre Sede di Ratisbona, di cui egli fu come il faro e la colonna, dandole lustro con la sua attività, tanto da essere annoverato tra i più grandi Vescovi della Germania.

Siamo perciò particolarmente commossi, sapendo che la pia morte di questo Santo sarà adeguatamente celebrata nella diocesi di Ratisbona, particolarmente il 3 luglio prossimo, così che quegli antichi esempi di splendore e monumenti di virtù siano richiamati e siano nuovamente confermate ed efficacemente accresciute la fede e la pietà.

Vogliamo dunque venire incontro con piacere alla richiesta del Venerato Fratello Manfred Muller, Vescovo di Ratisbona, che, affinché questo evento si svolga più solennemente, ci ha chiesto di inviare alle celebrazioni un uomo eminente. Abbiamo così rivolto il pensiero a Lei, Venerato Fratello Nostro, giudicandola degno ed all’altezza di svolgere questo incarico, sia per la sua importanza che per la sua origine ed il suo particolare legame con quella città. Pertanto, significandole la Nostra grande stima, la nominiamo e costituiamo Nostro Inviato Speciale a questa solennità.

A tutti i partecipanti e i presenti a questa commemorazione manifesterà il Nostro favore e la Nostra benevolenza, con i quali abbracciamo l’intera città di Ratisbona e gli innumerevoli luoghi dove operò il Santo. Invochiamo pure su tutti il Suo patrocinio, affinché si degni di aiutarli con i benefici celesti ed i fedeli di quei luoghi, senza lentezza ed indugio, corrano dietro le sue orme. Vogliamo infine che Lei impartisca la Nostra benedizione apostolica, che sia annuncio di divine grazie, sprone ad un rinnovamento degli animi, felice premonizione del mondo che verrà.

Dal Vaticano, 20 aprile dell’anno del Signore 1994, sedicesimo del Nostro Pontificato.

IOANNES PAULUS PP. II

 

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