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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II AI FRANCESI
IN VISTA DELL’IMMINENTE PELLEGRINAGGIO A LOURDES

Mercoledì, 10 agosto 1983

 

Cari abitanti di Francia.

Tra qualche giorno avrò la grande gioia di rispondere ad un invito dei Vescovi francesi di recarmi a Lourdes. Anche molti dei vostri compatrioti, lo so, se lo augurano e le più alte autorità civili francesi hanno dato volentieri il loro consenso. Questo progetto mi stava molto a cuore da molti anni: l’avvenimento che voi conoscete mi aveva impedito di realizzarlo durante il Congresso eucaristico internazionale.

Ringrazio già tutti coloro che mi accoglieranno o si uniranno a questo pellegrinaggio, con la preghiera o la simpatia; sono grato a coloro che sacrificano in parte le loro vacanze, per prepararne con cura lo svolgimento.

Non si tratta questa volta di un viaggio pastorale come quello che compii a Parigi o a Lisieux - felice ricordo! - ma essenzialmente di un pellegrinaggio di una giornata, in questa città mariana di Lourdes, giustamente celebre nel mondo intero, il giorno della più grande festa della Santa Vergine, e nel cuore dell’Anno Giubilare della Redenzione. Con tutto il popolo cristiano presente a Lourdes e coloro che vi saranno vicini attraverso la radio e la televisione -, desidero partecipare semplicemente alle manifestazioni di fede e di preghiera, così come vi si svolgono ogni giorno, da più di un secolo, per il più grande bene dei pellegrini di Francia e di tutto l’universo.

125 anni fa Maria, l’Immacolata Concezione, suscitava essa stessa questo movimento, con la mediazione dell’umile Bernardetta Soubirous. “Andate a dire ai sacerdoti di far sorgere una cappella e di venirvi in processione”. A mia volta, io compio personalmente questo voto. Ma, più ancora che questo Giubileo e gli altri anniversari, è l’Anno Santo della Redenzione che offrirà il tema di questo primo pellegrinaggio di un Papa a Lourdes. Gesù Cristo è morto e risuscitato per riscattarci 1950 anni fa. Quest’anno, i cristiani di tutta la Chiesa, in ogni Paese, sono invitati a meglio accogliere il Dono di Cristo e più precisamente il suo perdono, a condurre con lui, nello Spirito Santo, una vita nuova, elevata dall’amore di Dio e uno spirito più fraterno verso ogni uomo. Riscattare, significa nello stesso tempo ridare Dio all’uomo l’uomo a Dio; significa restituire l’uomo a se stesso, fargli ritrovare la sua somiglianza con Dio. Dove farlo meglio che a Lourdes, dove Maria ha indicato le vie di questo rinnovamento, e aperto una fonte permanente di grazie? E chi è il più interessato a questo rinnovamento di coscienze, se non il successore di Pietro, primo responsabile dell’unità, della fedeltà e del progresso dei discepoli di Cristo?

Per il prossimo autunno, ho chiesto ai miei fratelli Vescovi di riunirsi in Sinodo a Roma sul tema della Riconciliazione e della Penitenza. A Lourdes, noi pregheremo per il successo di questa missione fondamentale nella Chiesa.

Invito dunque i cattolici a prepararvisi con me, nelle parrocchie, nelle diocesi, nei movimenti di giovani e di adulti. Alla grotta di Lourdes, farò mie tutte le vostre intenzioni, particolarmente di coloro che soffrono, o cercano di migliorare la loro vita a tutti i livelli. Vi porterò le intenzioni della Chiesa universale con un pensiero speciale per la Chiesa in Francia, e anche per tutto il popolo francese al quale vanno i miei migliori auguri. Possa questo pellegrinaggio contribuire ad aprire, per un grande numero fra voi, una nuova speranza!

 



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