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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA COMUNITÀ CATTOLICA IN LITUANIA
PER LA CHIUSURA DELLE CELEBRAZIONI DEL
V° CENTENARIO DELLA MORTE DI SAN CASIMIRO

Castel Gandolfo - Sabato, 25 agosto 1984

 

Nell’imminenza della solenne cerimonia che avrà luogo a Vilnius il 26 agosto, festa della traslazione delle reliquie di san Casimiro, nel quadro delle celebrazioni commemorative del 500° anniversario della morte del patrono della Lituania, desidero esprimere ai fratelli nell’episcopato, ai sacerdoti che svolgono il ministero in codesta nazione a me tanto cara e ai fedeli affidati alle loro cure pastorali la profonda comunione spirituale con cui mi sono sentito strettamente unito a tutti durante questo particolare periodo della vita della vostra comunità cristiana.

Non mi è data la gioia di compiere il desiderato pellegrinaggio di fede e di amore a Vilnius, per inginocchiarmi in preghiera presso la tomba del santo e trascorrere la giornata conclusiva insieme con codesta comunità cattolica, e neppure di farvi avere il mio saluto attraverso un mio legato. Mi preme tuttavia assicurarvi la viva partecipazione mia personale e della Chiesa di Roma alla preghiera di ringraziamento che, con animo filiale, voi elevate a Dio per i beni spirituali che egli vi ha abbondantemente elargito durante questo periodo di grazia, in cui avete acquisito più matura consapevolezza del grande dono che la Provvidenza ha fatto alla Chiesa e alla vostra patria con san Casimiro e con l’eredità della sua santità, tuttora viva in mezzo a voi e in voi.

Prego il Signore affinché questi doni di rinnovamento spirituale, da tutti ricevuti per intercessione del vostro santo patrono e nel ricordo stimolante del suo preclaro esempio di vita di preghiera, di opere di carità, di testimonianza di Cristo e di particolarissimo amore per Maria santissima, continuino a dare nuovi frutti di santità e di fiduciosa e coraggiosa testimonianza di fede, mentre la nostra nazione si appresta a celebrare il 600° anniversario del suo Battesimo.

Con questi voti affido a Maria, Madre di misericordia, presso la Porta dell’Aurora, tutta la comunità lituana, in particolare la gioventù, perché, lieta nella speranza, forte nella tribolazione, perseverante nella preghiera e sollecita per le necessità dei poveri, continui a diffondere il messaggio di Cristo e, nella comunione fraterna, sotto la solerte guida dei suoi vescovi, dia il suo insostituibile contributo al bene dell’uomo e della società, perché tutti gli uomini possano conoscere la verità che salva.

In pegno di ciò, impartisco la mia particolare benedizione apostolica.



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