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Pakistan, Filippine I, Guam (Stati Uniti II), Giappone, Anchorage (Stati Uniti II)
16-27 febbraio 1981

DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II 
DURANTE LA CERIMONIA DI BENVENUTO

Aeroporto di Agaña in Guam, 22 febbraio 1981 

 

Cari fratelli e sorelle, 

1. Con il cuore pieno di gratitudine, metto piede sulla vostra terra natale e la bacio come espressione del mio rispetto e riverenza verso il popolo di questo territorio. Al tempo stesso ringrazio l’Onnipotente Iddio, la cui meravigliosa Provvidenza mi permette di salutare la popolazione di Guam e di tutte le altre Isole Marianne. 

“Gof magof na bai hu bisita i bonito na tano miyo yan hamyu man famaguon Yuos” (Sono felice di vedere la vostra bella isola e voi, figli di Dio). 

“Gof magof yo na hu bisita hamyu ni i taotao islas Pacifico” (Sono felice di intrattenermi con voi, popoli delle isole del Pacifico). 

Ho percorso una grande distanza per potervi dire di persona quanto vicini siete al Vescovo di Roma, nei suoi pensieri e nelle sue preghiere. E, a causa di quest’affetto che ho per voi, provo una particolare consolazione nella gioia del nostro incontro. 

Desidero dunque rivolgere una parola di amicizia a ciascuno e ad ogni persona, attraverso questo vasto territorio della Micronesia: a tutti gli sposi, ai non sposati, ai bambini, agli anziani, ai sofferenti, agli infermi, agli invalidi. V saluto tutti con stima cordiale. Come vorrei che fosse possibile parlare con ognuno di voi: visitare le vostre case, pregare nelle vostre chiese, imparare dalle vostre sofferenze come dalle vostre speranze e aspirazioni! Ma non lo posso fare e devo limitarmi a un programma condensato. Tuttavia voglio che sappiate che con profondo interesse per il vostro benessere condivido queste ore con voi. 

2. Avrò un breve incontro con le rappresentanze del clero cattolico, dei religiosi che lavorano in mezzo a voi. Per più di tre secoli la Chiesa ha offerto il dono del tesoro della fede al popolo di Guam. E quanto generosamente è stato ricevuto quel messaggio!In uno spirito di speranza fu iniziata l’opera di evangelizzazione in questi territori ed è prosperata. Possa la Chiesa in Guam – e tutti voi che siete membri di questa Chiesa – continuare a proclamare e a vivere fedelmente il Vangelo offrendo servizio a tutti. Possiate voi testimoniare con zelo i veri valori morali in mezzo a un mondo spesso confuso e fuorviato. Possiate rimanere fermi contro qualsiasi cosa che tenti di scoraggiarvi dal raggiungere piena maturità in Cristo. 

3. Fratelli e sorelle di Guam e delle Marianne, noi viviamo in uno speciale momento della storia umana. I progressi della scienza e della tecnologia ci hanno aperto nuove possibilità per costituire una società più giusta. Una più profonda coscienza dei diritti di tutti gli uomini dà nuova speranza e positiva spinta verso un ordine del mondo più pacifico. Le rapide comunicazioni ci permettono di capire gli altri popoli in maniera più diretta e personale di quanto sia mai stato sperimentato prima. Adoperiamo le possibilità della nostra epoca per favorire dovunque la dignità dei popoli. Poiché siamo riuniti insieme in questo giorno e in questo luogo, confermiamo la nostra risoluzione di amarci l’un l’altro e di voler bene a tutti gli altri. Con la grazia di Dio i nostri sforzi possono riuscire! Dio conceda che così sia! 

“Hu guiya todos hamyu!” (Io amo tutti voi!). 

 

 

 



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