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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI GIOVANI DEL CENTRO ITALIANO DI SOLIDARIETÀ

Castel Gandolfo, 22 agosto 1982

 

Voglio ringraziarvi per la vostra visita. Non è la prima visita, è la quinta. Sempre queste visite sono legate da un programma e voglio ringraziarvi di questo programma artistico, molto impressionante. È, possiamo dire, lo stile del vostro ambiente, della vostra assemblea di solidarietà. Interpretando ciò che voi avete espresso in modo artistico, vorrei dire uno o due pensieri che toccano la stessa realtà.

Il primo è quello che Dio ci ha creato a sua immagine e somiglianza, ci ha dato la nostra umanità come compito, come impegno. È un dono impegnativo, anzi, molto impegnativo: la nostra umanità. Da quel dono, se lo riceviamo con impegno e come impegno, possiamo avere molti frutti perché è un dono ricco, la nostra umanità, la nostra personalità umana, un dono ricco; possiamo dire tanto ricco che porta in sé un rischio, quello di non essere usato bene. Deve essere usato bene, deve essere coltivato bene per raggiungere quello che è proprio della persona umana, dell’uomo, di ciascuno di noi. Ecco il primo pensiero.

Il secondo pensiero è molto vicino al primo. Noi realizziamo la nostra personalità se ascoltiamo molte parole di Cristo, ma se ascoltiamo, fra tante parole di Cristo, quella parola che ci dice di acquistare la nostra anima. Dobbiamo entrare in possesso della nostra anima. Allora dobbiamo acquistare il possesso di questa nostra anima, cioè del nostro io spirituale, interno, costitutivo della nostra personalità. Ecco, questo rappresenta un compito, un compito continuo, un compito e, direi di più, una lotta, una lotta propria di ciascuno di noi. Dobbiamo sempre riflettere sulla composizione del nostro io umano. Questo io è limitato come corpo, come natura. Sono i limiti di quella natura e si deve sapere come muoversi bene dentro questi limiti per non distruggere la natura, il corpo, perché il corpo, la natura porta la nostra personalità. Dobbiamo imparare sempre che questo è l’essenziale del compito, della lotta, imparare come nel nostro io umano far dominare la natura, il corpo o il corporale dallo spirituale, dall’intelletto, dalla volontà. Questo costituisce un compito, come ho detto, anche una lotta, ma questo costituisce anche la bellezza propria della vita umana. La vita umana è bella, è attraente perché l’uomo rappresenta per se stesso un compito, un impegno perché dobbiamo imparare come entrare in possesso della nostra natura, del nostro corpo, come costruire il nostro io, come possedere se stessi. Ma non possedere egoisticamente, possedere se stessi per se stessi, possedere sempre per poter fare del nostro io, di se stessi, un dono agli altri, per essere un uomo per gli altri, per i più vicini e i più lontani, specialmente per quelli più vicini e poi per i più lontani e poi per tutti. Dobbiamo essere possibilmente un dono per ciascun altro, per ciascun uomo che ci aspetta. E così si compie la nostra vocazione umana e troviamo il senso della nostra esistenza umana e la gioia.

Ho detto queste poche parole, poche o forse troppe, per interpretare il nostro incontro, per interpretare soprattutto il programma di quest’incontro, il programma cantato, il programma testimoniato e soprattutto il programma artistico espresso con gesti molto significativi. Vi ringrazio per questo programma. Vi chiedo di accettare la mia interpretazione, le mie parole. Queste parole sono anche i miei voti, i miei auguri per ciascuno di voi, per tutta la vostra comunità, per la vostra solidarietà, per tutti questi sforzi che si fanno per dare alla vita di ciascuno e alla vita di tutti una dimensione umana profonda e anche cristiana. In questo vi auguro tutti i successi possibili. Vorrei che sapeste che ogni vostro successo potrebbe sembrare un piccolo passo, ogni vostro successo è la gioia degli altri e anche la mia gioia. È anche la mia gioia. Gioisco per i vostri successi, gioisco per i vostri progressi. Con questi sentimenti vi offro, alla fine del nostro odierno incontro, la mia preghiera e la mia benedizione. 

                                            



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