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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA
(16-23 GIUGNO 1983)

INCONTRO DI GIOVANNI PAOLO II
CON IL SENATO ACCADEMICO
NELL'ARCIVESCOVADO DI CRACOVIA

Cracovia (Polonia) - Mercoledì, 22 giugno 1983

 

Ringrazio ardentemente per l’invito e per questo incontro. Penso che esso non avrebbe potuto mancare nel giorno iniziato con l’incontro con l’Università Jagellonica. In questo incontro con l’Università la Facoltà di teologia è stata continuamente presente, perché si trattava della dimensione di sei secoli. Nello stesso tempo è stata assente in modo formale. Perciò questo incontro pomeridiano è indispensabile per confermare la presenza, sì, per confermare il nuovo valore della presenza dell’antico ateneo teologico di Cracovia nell’ambiente universitario di Cracovia, nell’ambiente il cui nome deriva dall’“Alma Mater” Jagellonica.

Io personalmente ringrazio per questo incontro il Rettore e tutti i presenti. Contemporaneamente, nel giorno così solenne per la Polonia, per Cracovia, desidero che la grazia del Giubileo che viviamo passi alla Pontificia accademia teologica, il vostro ateneo: grazia del Giubileo, vissuto dalla Chiesa universale, e grazia del Giubileo vissuto ancora dalla Chiesa in Polonia, il Giubileo di Jasna Gora. Questa grazia, cioè l’azione salvifica di Dio, ha una sua dimensione particolare se si tratta dell’insegnamento, se si tratta della scienza, dell’ateneo, se si tratta dei professori e degli studenti.

Tutte queste istituzioni ecclesiastiche si racchiudono ovviamente nell’ordine della salvezza, nell’ordine salvifico, che ha le sue origini nel Cristo e nello Spirito Santo. Perciò vi auguro che siate partecipi della grazia del Giubileo, poiché da questo risulta la fecondità del lavoro dell’ateneo, dell’Accademia teologica, dell’ateneo teologico. La fecondità di tale ateneo può risultare solamente dalle fonti teologiche, oppure, in altre parole, teologali nelle quali bisogna cercare le origini di questa fecondità e i frutti di ogni suo lavoro. È questo che vi auguro, cari fratelli e sorelle, ve lo auguro a questo incontro di oggi, che è coinciso poiché questo giorno è altrettanto sovraccarico che solenne.

In questa occasione vorrei salutare tutti i vecchi amici, perché io stesso facevo parte di questo ateneo, sono stato legato ad esso per tanti anni, quindi mi trovo in una cerchia di amici; e salutare nello stesso tempo i nuovi collaboratori che vi hanno aderito. Entrano nel gruppo dei vecchi amici. Voglio offrirvi la benedizione per esprimere tramite questo atto tutto ciò che auguro. Prima della benedizione facciamo una breve preghiera.

O, Dio Eterno Onnipotente, Fonte di ogni saggezza e sapienza ti supplichiamo, benedici l’Accademia teologica di Cracovia, i suoi professori, lavoratori e studenti. Fa sì che questo ateneo, appoggiato sull’intercessione potente della Fondatrice della Facoltà teologica, la Beata Regina Edvige e del suo professore Jan di Kenty favorisca la Chiesa universale e la nostra Patria, la cultura della mente e del cuore guidando nei secoli le generazioni polacche nella verità e nell’amore verso la pienezza della vita e della gloria nel nostro Signore Gesù Cristo. Amen. Sede della Sapienza prega per noi.



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