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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI ALLA MARCIA DELLA SOLIDARIETÀ
ORGANIZZATA DAI DIRIGENTI DELL'ASSOCIAZIONE VOLONTARI
ITALIANI DEL SANGUE E DONATORI DI ORGANI

Cortile del Palazzo pontificio di Castel Gandolfo
Giovedì, 2 agosto 1984

 

Carissimi fratelli e sorelle,

sono lieto di rivolgere un saluto particolare a tutti voi, donatori di sangue e di organi che partecipate alla marcia organizzata dai dirigenti dell’Associazione nazionale volontari italiani del sangue e donatori organi (Avis e Aido).

Mi compiaccio con voi per questa iniziativa che è indice della vostra vitalità e del vostro spirito che vi hanno spinto a intraprendere questa marcia. Ma apprezzo soprattutto la finalità che vi ha riuniti e mobilitati: quella, cioè, di promuovere e incoraggiare un atto così nobile e meritorio come quello di donare il proprio sangue o un proprio organo a quei fratelli che ne hanno bisogno. Tale gesto è tanto più lodevole in quanto non vi muove, nel compierlo, il desiderio di interessi o di mire terrene, ma un impulso generoso del cuore, la solidarietà umana e cristiana: l’amore del prossimo che forma il motivo ispiratore del messaggio evangelico e che è stato, anzi, definito il comandamento nuovo (cf. Gv 13, 34).

Nel donare il sangue o un organo del vostro corpo, abbiate sempre questa prospettiva umana e religiosa; il vostro gesto verso i fratelli bisognosi sia compiuto come un’offerta al Signore, il quale si è identificato con quanti soffrono a causa della malattia, di incidenti della strada o di infortuni nel lavoro; sia un dono fatto al Signore sofferente, che nella sua passione ha dato tutto se stesso e ha versato il suo sangue per la salvezza degli uomini.

Se mettete anche questa intenzione soprannaturale, il vostro gesto umanitario, già di per sé così nobile, si eleverà e si trasformerà in una splendida testimonianza di fede cristiana e il vostro merito certamente non andrà perduto.

Vada, pertanto, a voi tutti il mio incoraggiamento a non stancarvi nel fare il bene, ma a compierlo con slancio, serenità e generosità. Vi sia di conforto la benedizione apostolica che ora imparto a voi e a tutti gli aderenti alle vostre associazioni, in pegno della mia benevolenza. 

 

© Copyright 1984 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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