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VIAGGIO APOSTOLICO IN CANADA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI BAMBINI DELLE SCUOLE ELEMENTARI

Basilica di Notre-Dame
Martedì
, 11 settembre 1984

 

Cari giovani.

Dal profondo dei nostri cuori - facendo una breve pausa di silenzio - ringraziamo fin da questo momento il Signore per la gioia che ci procura questo incontro!

Voi siete felici di essere vicino al Papa! Ebbene, anche il Papa è felicissimo di trovarsi in mezzo a voi!

Voi ben sapete che allorché le persone, i giovani come voi, o gli anziani come me, si concedono il tempo per incontrarsi, per manifestarsi reciproca amicizia in modo semplice e sincero, per aiutarsi reciprocamente per quanto è possibile, è la felicità sulla terra! E proprio questa fraternità tra tutti gli abitanti dell’universo è il grande desiderio del Signore. Voi ben sapete che Gesù è venuto e rimane - misteriosamente ma realmente - tra di noi. Con noi egli continua questo disegno di fraternità universale, egli ci riunisce e fa di noi le membra del suo corpo.

Certo, ciascuno di voi non può realizzare da solo questo disegno mondiale di amicizia e di unità tra le genti di uno stesso Paese e tra tutti i popoli della terra. Ma ciascuno deve apportarvi il proprio contributo, un contributo personale, insostituibile. E voi mi capite perché io leggo tutto questo sui vostri giovani volti.

Voi siete circa tremila giovani qui riuniti, in questa casa del Signore, e siete tutti ragazzi diversi. Ce ne sono alcuni più tranquilli, altri più vivaci; taluni preferiscono il disegno, la musica, altri lo sport; molti si applicano allo studio con diligenza, ma ci sono in mezzo a voi anche altri che hanno meno voglia e meno zelo per lo studio; taluni sono ostacolati dalla salute, altri hanno invece una salute di ferro. Sì, siete diversi, ma tutti e ciascuno avete un posto - un posto unico - nel cuore del Signore, un compito nel vasto disegno del Signore sul mondo.

E se Gesù vi incontrasse oggi . . . - ma egli vi incontra in un certo modo per mezzo del Vescovo di Roma, successore dell’apostolo Pietro - vi direbbe ancora una volta: Oh, soprattutto, amatevi gli uni gli altri, è da questo segno che sarete riconosciuti come miei discepoli, come miei veri amici! Sì, amatevi sempre di più!

Sono felice di aver visto con i miei occhi i vostri gesti simbolici per quanto riguarda l’amicizia e l’aiuto reciproco, e di avervi udito cantare il vostro desiderio di amare l’altro qual esso è, gli altri com’essi sono. Nutro grande fiducia che ciascuno di voi farà progredire, qui sulla terra del Canada e anche attraverso il mondo, l’amicizia quale Gesù la intende: donare ogni giorno felicità agli altri, donare la propria vita. È quanto voi fate e continuerete a fare grazie ai vostri sforzi personali e collettivi. Ma è sempre Gesù che vi aiuta: nella preghiera voi siete vicinissimi a lui. Nei sacramenti che egli ha affidato alla sua Chiesa, voi lo incontrate: fin dal Battesimo voi siete legati a lui; a voi piace ricevere il perdono mediante la Confessione, a voi piace ricevere proprio lui e condividere la sua vita nella gioia della comunione; il sacramento della Cresima vi assicura il dono dello Spirito Santo, che vi infonde la sua luce e la sua forza affinché cresciate con questo Spirito di Gesù in voi e affinché assumiate il vostro posto attivo nella sua Chiesa.

Voglio ancora aggiungere una parola. So che voi tutti avete il vostro posto in una famiglia, in una comunità fondata appositamente per i giovani, in movimenti di azione cristiana. I vostri genitori, i vostri educatori vi danno ciò di cui avete bisogno per vivere, per crescere, per costruire il vostro avvenire; essi vi capiscono, vi sostengono, vi dimostrano il loro affetto. E allora io vi chiedo di manifestare a tutti coloro che si occupano così degnamente di voi una sempre maggior fiducia, un sempre maggior rispetto, una gentilezza sempre più profonda. Così sarete la loro gioia e voi stessi assaporerete ogni giorno non soltanto la felicità di essere amati, ma la felicità di amare. Non è magnifico tutto questo?

Ecco dunque ciò che volevo dirvi nel nostro incontro, cari giovani, per aiutarvi a vivere come fratelli, come amici, con quante più persone possibile. Vi benedico in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

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