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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD ALCUNI RAPPRESENTANTI
DELLA CHIESA LUTERANA AMERICANA

  Lunedì, 29 aprile 1985

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo,

desidero ringraziarvi, innanzitutto, per essere venuti a trovarmi. Ho incontrato il vescovo presidente della Chiesa Luterana Americana. Vi prego di estendergli i miei cordiali saluti. Sono felice ora di dare il benvenuto a Roma al vice-presidente, il reverendo Lloyd Svendsbye, e a questo illustre gruppo di laici luterani, guidati dal signore e dalla signora Arley Bjella della “Lutheran brotherhood fraternal benefit society”.

Dalle relazioni inviatemi dai vescovi cattolici americani, conosco i buoni rapporti che si stanno sviluppando tra luterani e cattolici negli Stati Uniti. La vostra visita di oggi si aggiunge a questi crescenti rapporti. I laici hanno un importante ruolo nella ricerca dell’unità. “La cura di ristabilire l’unione riguarda tutta la Chiesa, sia i fedeli che i pastori, e ognuno secondo la propria virtù, tanto nella vita cristiana di ogni giorno quanto negli studi teologici e storici” (Unitatis redintegratio, 5).

Il nostro impegno è sempre per Cristo, e per questa ragione dobbiamo sempre ricercare l’unità dell’uno con l’altro in Cristo. Lo facciamo nella preghiera, nel dialogo e nella collaborazione. Quando, nel dicembre 1983, ho visitato la chiesa luterana di Roma, ho detto: “Sono venuto perché lo Spirito di Dio ci ha indirizzati in questi giorni, attraverso il dialogo ecumenico, alla ricerca della completa unità dei cristiani”. Sento che la stessa motivazione vi ha condotti qui oggi. Viviamo in uno straordinario tempo di grazia. Un tempo in cui lo Spirito sta trasformando le vecchie ostilità del passato in nuovi modelli di riconciliazione così che la preghiera di Cristo per l’unità dei suoi seguaci (cf. Gv 17) possa compiersi. È un impegno per tutti noi a pregare e lavorare affinché i cristiani rispondano ovunque alla grazia dello Spirito che li conduce all’unità.

Vi prego di accettare i miei migliori auguri e l’assicurazione delle mie preghiere durante questo santo tempo pasquale. “La grazia del Signore Gesù sia con voi. Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù!” (1 Cor 16, 21).

 

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