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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
IN OCCASIONE DEL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE
PER IL XXV ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
DELLA DIOCESI AUSTRIACA DI EISENSTADT

Castel Gandolfo - Sabato, 24 agosto 1985

 

Illustrissimo Signor Vescovo,
Cari Fratelli e Sorelle.

Sono lieto di potervi incontrare per la santa messa, in occasione del vostro pellegrinaggio giubilare per il 25° anniversario di fondazione della vostra Diocesi di Eisenstadt. Alcune diocesi molto antiche d’Europa, fondate mille e più anni or sono, si meraviglieranno forse della grande importanza che voi attribuite ai venticinque anni di fondazione della vostra Chiesa particolare.

Ma voi fate bene a prendere sul serio il vostro giubileo. Proprio nei primi anni di una diocesi deve nascere la consapevolezza dei credenti di appartenere ad una comunità diocesana, di far parte della Chiesa di Cristo, di far parte di quell’unità fondamentale che unisce tutte le funzioni vitali di un’unione di fedeli cristiani. A partire da ciò voi stringete rapporti con le altre diocesi del vostro Paese; siete in amicizia anche con le vicine diocesi dei Paesi confinanti. In fine e soprattutto divenite consapevoli della necessaria unità col Vescovo di Roma, il Pastore supremo della Chiesa, e imparate ad apprezzare e ad amare quest’unità. Così i primi venticinque anni di una diocesi sono anni importanti sulla via di una Chiesa particolare e adulta.

L’apostolo Bartolomeo, la cui tomba viene venerata a Roma sull’isola Tiberina, e la cui festa noi celebriamo oggi, sia per voi un valido intercessore per il vostro futuro cammino comunitario.



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