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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN INDIA

DISCORSO

DI GIOVANNI PAOLO II
AI CAPI DELLE COMUNIT
À CRISTIANE
NON CATTOLICHE

Calcutta (India) - Lunedì, 3 febbraio 1986

 

Cari fratelli in Cristo,
“Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo”
(Rm 1, 7).

1. È una gioia salutarvi, miei fratelli cristiani, in questa mia prima visita al vostro paese. Ringrazio Dio che questa visita è possibile, con tutto ciò che essa implica quanto alla fratellanza e al reciproco riconoscimento quali seguaci dell’unico Signore.

In India avete una tradizione di valide iniziative per la causa dell’unità. Voi avete dato dei capi al movimento ecumenico non solo in India ma sulla scena mondiale. Tutto ciò risveglia nel mio cuore una reazione di simpatia, poiché, come ho già affermato, “il servizio dell’unità della Chiesa spetta in modo singolare al Vescovo di Roma” (Ioannis Pauli PP. II Allocutio ad Patres Cardinales Romanaeque Curiae Praelatos et Officiales coram admissos, 4, die 28 iun. 1985: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VIII, 1 [1985] 1991). È per questa ragione che ho continuato a spronare i figli e le figlie della Chiesa cattolica alla loro responsabilità ecumenica, insistendo sul fatto che essa deve essere un’assoluta priorità pastorale. Spero sia possibile qui in India “sviluppare ancora maggiormente la collaborazione per giungere a un servizio più efficace per la causa dell’unità” (Ioannis Pauli PP. II Allocutio ad Patres Cardinales Romanaeque Curiae Praelatos et Officiales coram admissos, 4, die 28 iun. 1985: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VIII, 1 [1985] 1991).

2. Una tale collaborazione non può star in piedi da sola. Essa deve essere indirizzata e ricevere uno scopo dal dialogo teologico che cerca di contribuire a risolvere tutti quei problemi che ancora ci dividono nella professione della fede. Nel dialogo si esprime la verità nell’amore e ci si impegna in un approfondimento, attuato in comune, della “fede che fu trasmessa ai credenti una volta per tutte” (Gd 3). È un compito indispensabile, se prendiamo sul serio il movimento ecumenico. “L’unità nella professione di fede è l’elemento fondamentale della manifestazione della comunione ecclesiale” (Ioannis Pauli PP. II Allocutio ad Patres Cardinales Romanaeque Curiae Praelatos et Officiales coram admissos, 4, die 28 iun. 1985: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, VIII, 1 [1985] 1993).

3. Naturalmente questo dialogo deve sempre essere sostenuto da, ed espresso in, sforzi di collaborazione, comune testimonianza ovunque possibile, e soprattutto fervente preghiera e mutamento del cuore. Prego che tutti i cristiani dell’India possano essere spinti dallo Spirito Santo di Dio a operare per la causa dell’unità con generosità e saggezza.

Grazie per essere venuti qui a salutarmi. Ricambio di cuore i vostri auguri e vi incoraggio nel vostro servizio di Gesù Cristo e del mondo al quale egli ha portato l’amore salvifico di Dio. Possa egli benedire voi, le vostre famiglie e persone care, e tutti coloro che servite.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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