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VISITA PASTORALE ALLA PARROCCHIA ROMANA
DI S. MARIA DELLA CONSOLAZIONE

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI BAMBINI DELLA PARROCCHIA

Domenica, 15 febbraio 1987

 

Vi saluto cordialmente in questa parrocchia di Santa Maria della Consolazione e, con voi, i vostri genitori e insegnanti. È per me motivo di gioia pensare che mi trovo qui e che ognuno di voi, parte viva della Chiesa, è un battezzato. Avete infatti ricevuto il battesimo e siete diventati con questo sacramento figli di Dio, rassomigliando a Cristo che è primogenito e unigenito, eterno Figlio del Padre. In lui siete diventati figli di Dio, come anche, prima di voi, i vostri genitori e tutti noi più anziani. Questa è la nostra gioia comune: gioisco perciò con voi perché anch’io sono stato battezzato come voi e ritengo che questo rappresenti la mia più grande dignità. Vorrei che questa dignità fosse condivisa da tutti e gioisco che siate qui, dopo il vostro battesimo, giacché siete diventati discepoli di Cristo Gesù.

Naturalmente essendo molto piccoli non potevate ancora ricevere uno speciale insegnamento, ma già dai primi anni di vita i vostri genitori e educatori vi hanno insegnato a fare il segno di croce e a pregare perché la preghiera è una conversazione con Dio, che è il nostro Padre celeste, come diciamo nella preghiera lasciataci da Gesù: il “Padre nostro”. Siete dunque diventati sempre più discepoli di Cristo. E siete cresciuti andando a scuola e, in seguito, cominciando a frequentare la parrocchia.

Gioisco poi pensando che la maggior parte di voi ha ricevuto la prima comunione divenendo partecipi di questo sacramento grande e straordinario che è l’Eucaristia. Non si può esprimere pienamente che cosa sia l’Eucaristia, ma noi tutti la celebriamo, noi tutti partecipiamo di questo sacramento.

Sono venuto soprattutto per celebrare l’Eucaristia nella vostra parrocchia e voi tutti siete partecipi di questo sacramento nel quale Cristo ci fa partecipi del suo sacrificio sulla croce, ma anche sacrificio della sua gloria, perché è stato glorificato in questo sacrificio e la sua glorificazione è stata confermata dalla risurrezione. Con lui siamo dunque partecipi di questo grande mistero. Sento poi una gioia profonda pensando che vi preparate alla cresima: tramite la catechesi voi siete sempre di più discepoli di Gesù Cristo: siete consapevoli di quello che ci dice la parola di Dio, il Vangelo, la buona novella e, sempre più, diventate voi stessi non solamente evangelizzati, ma anche evangelizzatori. Ciò avviene tramite la vostra catechesi, il vostro comportamento, i sacramenti e il vostro impegno in questa parrocchia. Ecco, questa è la mia gioia. La esprimo subito facendo così l’introduzione alla mia visita, salutando ognuno di voi e anche gli altri ragazzi e ragazze che non sono qui presenti. Dite loro che il Papa ha parlato di queste cose, esprimendo le verità più semplici e più fondamentali della nostra vita cristiana e che vi ha trasmesso queste verità perché voi siate capaci di esserne portatori nei vostri ambienti, nelle vostre famiglie e nelle vostre scuole. Con questo saluto che vi rivolgo, desidero implorare con voi la discesa della grazia. Vi imparto così la mia benedizione.

Agli abitanti della zona

Mi congratulo con voi e auguro a tutti i componenti di questa comunità parrocchiale, a tutte le famiglie, che Maria sia sempre la vostra consolazione. Vi auguro anche di saper cercare questa consolazione in lei, di avere quel contatto filiale con colei che, essendo Madre di Dio, è diventata Madre nostra. Il Padre celeste ci ha dato un grande tesoro: dandoci suo Figlio come nostro fratello, come uno di noi, ci ha dato con lui anche questa sua Madre come nostra Madre.

Saluto cordialmente tutti i presenti, come anche tutti gli abitanti della vostra parrocchia. Vi saluto, vi ringrazio per la vostra presenza, per la vostra accoglienza e vi invito anche a partecipare a questo nostro incontro. Il Papa è Vescovo di Roma e gioisce di poter essere tra voi e compiere il suo ministero nella vostra parrocchia.

 

 © Copyright 1987 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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