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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI VESCOVI DELLA ROMAGNA E AGLI ORGANIZZATORI
DELLA VISITA COMPIUTA NEL MAGGIO 1986

Sala del Trono -  Sabato, 7 marzo 1987

 

Venerati confratelli nell’episcopato!
Illustri Signori!

Con grande gioia mi incontro con voi nel grato ricordo del viaggio apostolico da me compiuto nel maggio dello scorso anno nella vostra bella e ospitale regione.

Vi ringrazio di cuore sia per la vostra presenza sia per il dono del volume commemorativo pubblicato, in elegante edizione, a memoria di quell’avvenimento, che diede la possibilità al Papa di incontrare le varie comunità ecclesiali della Romagna, di dialogare con i diversi ceti di persone, di fissare i volti di un’immensa folla in attesa della “parola di Dio”, di intrattenersi con le autorità e con il popolo, di esortare alla speranza e alla concordia, di additare a tutti le verità eterne, che ci consolano e ci confortano.

Mentre vi esprimo il mio apprezzamento per questa pubblicazione, rinnovo anch’io i sentimenti di profonda riconoscenza per quanto fu compiuto per la efficace riuscita della visita pastorale in Romagna.

Questo volume perciò è prima di tutto “il libro dei ricordi”, che con la sua fotocronaca fa rivivere le tappe di quell’intenso cammino di fede e di entusiasmo: l’arrivo a Forlì, il giovedì 8 maggio, con l’incontro con la popolazione e i bambini presso l’immagine della “Madonna del fuoco”, e poi l’amministrazione del battesimo in piazza Aurelio Saffi durante la celebrazione eucaristica, le soste a Cesena, al Monastero-Santuario Benedettino della Madonna del Monte; a Imola, a Faenza, a Ravenna, ove ho incontrato gli operai, i giovani, e pronunciato il messaggio all’Europa cristiana durante la solenne cerimonia liturgica in sant’Apollinare in Classe: e infine la conclusione a Cervia, col suggestivo rito dello “sposalizio del mare”.

Quanti commoventi ricordi! Ma soprattutto questo volume è “il libro della fiducia”, perché dimostra che è stata accolta con fede profonda la “parola di Dio” che ho cercato di proclamare con l’aiuto del Signore, in ogni città, specialmente svolgendo la catechesi relativa ai sacramenti amministrati. Tutti hanno potuto vedere, ascoltare, riflettere, decidere, se hanno voluto. Specialmente nel mondo moderno, che talora sembra refrattario alla verità rivelata da Cristo e insegnata dalla Chiesa, ma tuttavia è così ansioso di certezze, bisogna vincere il male, seminando con totale fiducia la “parola di Dio”, sicuri che essa porterà frutto a suo tempo nei modi che solo Dio sa. Dobbiamo confidare nella potenza misteriosa ma reale della “grazia” e avere pazienza.

Ecco pertanto il mio augurio: che questo sia anche “il libro del programma pastorale”. Il viaggio apostolico che sì è svolto con tanta letizia degli animi e con sentita spiritualità, dia a voi e ai fedeli a voi affidati le linee programmatiche per una vita cristiana sempre più impegnata, cosciente, fervorosa, illuminata dal magistero della Chiesa.

Iniziamo la Quaresima e ci avviciniamo all’Anno Mariano, che intende prepararci al Giubileo del bimillenario della nascita di Cristo. Ricordando il suggestivo spettacolo della fiaccolata lungo le pendici del Santuario della “Madonna del Monte”, ripeto ciò che dissi allora ai giovani: “Siate fiaccole che ardono in mezzo al mondo: dov’è la notte della incredulità brilli la luce della vostra fede; dov’è la caligine dell’odio e della disperazione s’irraggi il fulgore del vostro ottimismo e della vostra speranza; dov’è la tenebra dell’egoismo e della violenza bruci il fuoco del vostro amore! Sull’esempio della Vergine Maria!”. Con l’aiuto della Madre celeste, contribuisca anche questo volume a far vivere l’ideale cristiano e a realizzare le attività pastorali delle singole diocesi.

A voi e a tutta la popolazione della cara e indimenticabile Romagna imparto la mia benedizione.

 

© Copyright 1987 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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