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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI GIOVANI PELLEGRINI FRANCESI
DELLA DIOCESI DI QUIMPER

Venerdì, 7 aprile 1989

 

Caro monsignore, cari amici.

Ho il piacere di ricevervi oggi, in occasione del vostro pellegrinaggio ad Assisi e a Roma. Sono in particolare lieto di avere l’occasione di salutare monsignor Francis Barbu, in mezzo ai suoi giovani diocesani, nel momento in cui si appresta a concludere un lungo e fecondo ministero pastorale a Quimper, trasmettendo il suo incarico a monsignor Clement Guillon.

Cari giovani, in questa città venite come a una duplice sorgente: la sorgente della testimonianza degli apostoli fondatori della Chiesa di Cristo, poi dei martiri e dei santi di cui Roma mantiene viva, più che il ricordo, la presenza; e l’altra sorgente è l’apporto che viene alla Chiesa dall’incontro dei cristiani provenienti da tutte le parti del mondo: i pellegrini, gli studenti, e i miei collaboratori. Spero che del vostro soggiorno a Roma conserverete non soltanto un bel ricordo, ma un’immagine più ricca della Chiesa.

E mi auguro che a partire da questa speranza di un momento privilegiato, voi siate ancor più generosi nel rafforzare e approfondire la vostra fede, sviluppare la vostra testimonianza di cristiani su tutte le strade da voi percorse, per assumervi la vostra parte di responsabilità nella vita della comunità ecclesiale nella vostra diocesi di Quimper.

Lascio a monsignor Barbu, ai sacerdoti e ai responsabili dei vostri gruppi la cura di specificare concretamente queste esortazioni. Nel nostro incontro, necessariamente breve, desidero ancora salutare tra voi quelli che si preparano al sacerdozio, assicurandoli che questa forma di servizio alla Chiesa, pur richiedendo una grande dedizione, donerà loro un’autentica gioia.

A voi tutti, auguro di costruire un avvenire di felicità, qualsiasi sia la strada su cui il Signore vi chiama a seguirlo.

E, insieme a voi, rendo grazie per tutto quello che monsignor Barbu ha donato alla sua diocesi durante gli anni di Episcopato. Gli auguro un ritiro sereno, sapendo che egli vi resta fedele e continuerà a servire il Signore. E vi incarico di portare il mio saluto e i miei voti a monsignor Guillon che assumerà tra breve la piena responsabilità della Chiesa di Quimper.

Augurando a tutti buon cammino! Chiedo al Signore di tutto cuore di benedirvi.

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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