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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
AL NUOVO VESCOVO DI CIVITA CASTELLANA,
MONSIGNOR DIVO ZADI

Domenica, 9 aprile 1989

 

1. Sono particolarmente lieto di accoglierla in questa udienza speciale all’indomani della sua ordinazione episcopale, caro fratello monsignor Divo Zadi, e di ricevere insieme con lei, familiari, congiunti ed amici che si sono stretti intorno alla sua persona in un momento così importante della sua vita.

Il mio primo saluto, ovviamente, va alla sua cara mamma, la signora Armida Volpi Zadi, che con gioia, affetto e commozione la accompagna oggi, grata al Signore per il grande dono fatto a suo figlio. Ad essa desidero esprimere il mio vivo compiacimento, le mie congratulazioni, unite all’auspicio che possa continuare ad essere accanto al figlio Vescovo per molti anni.

Saluto, poi, i vicari generali e tutti i sacerdoti, religiosi e religiose della diocesi di Civita Castellana, a cui il nuovo Pastore è destinato, e di quella di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dalla quale proviene.

Tra i presenti ci sono anche amici appartenenti ai diversi campi di apostolato, in cui il nuovo Vescovo di Civita Castellana ha dedicato il suo impegno pastorale: le suore della clinica nostra Signora del Sacro Cuore e il personale medico e paramedico; i colleghi delle missioni popolari svolte un tempo con la “Pro Civitate Christiana” ad Assisi, e tante altre persone legate da vincoli di ministero e di affetto. Tra queste desidero salutare due congiunti del mio predecessore Giovanni XXIII, monsignor Giovanni Battista Roncalli e suor Angela Roncalli.

2. Caro monsignore, questa udienza vuole essere anche un segno di ringraziamento per il lavoro da lei svolto nella segreteria di Stato con diligenza e dedizione.

Nello stesso tempo desidero esprimerle cordiali voti per il ministero che ora l’attende. Le auguro che il Signore coroni il suo lavoro di copiose grazie, le conceda l’affetto e la solidarietà del suo presbiterio, sostenga la sua opera con l’adesione sincera e viva dei laici alla predicazione del Vangelo. La Chiesa di Civita Castellana, a me tanto cara anche per il ricordo che conservo della cordiale accoglienza ricevuta durante la mia visita nel maggio dello scorso anno, godrà del suo zelante ministero, che ella eserciterà senza risparmio di energie.

3. Con tali sentimenti, di cuore imparto a lei, al suo presbiterio, a tutte le comunità consacrate, maschili e femminili, alle famiglie, ai giovani, ai sofferenti di Civita Castellana la benedizione apostolica, mentre su tutti invoco la protezione materna della Vergine, venerata a Civita Castellana sotto il titolo di santa Maria “ad rupes”.

 

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