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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL TERMINE DELL'ESECUZIONE DEL «REQUIEM» DI MOZART
IN OCCASIONE DEL BICENTENARIO MOZARTIANO

Giovedì, 5 dicembre 1991

 

Dopo aver ascoltato con intimo gaudio l’esemplare esecuzione del Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, desidero esprimere i miei sentimenti di profonda gratitudine al Maestro Direttore Carlo Maria Giulini, ai solisti, a tutti i componenti dell’Orchestra e del Coro della Radiotelevisione Italiana per questa significativa interpretazione. Ringrazio anche i rappresentanti del Governo Italiano, i dirigenti dell’ente radiotelevisivo e tutti coloro che in vario modo hanno contribuito alla riuscita di questo incontro musicale.

Era opportuno che Mozart fosse ricordato nel bicentenario della morte, eseguendo l’opera che segna proprio il momento della sua dipartita da questo mondo ed esprime forse - per un singolare presagio, di cui si parlò subito dai contemporanei - la sua più sofferta e sublime meditazione sul mistero della morte. Tutti noi abbiamo provato un senso di profonda pietà, quando, ascoltando la musica del “Salva me, fons pietatis”, vi abbiamo notato l’invocazione piena di tremore e di speranza; mentre, ricordando le ultime note scritte dal grande Maestro, abbiamo raccolto gli accenti dolorosi del “Lacrymosa dies illa”, avvertendo poi nel crescendo delle parole “qua resurget” l’affermata certezza nella potenza del Creatore, “Rex tremendae maiestatis”, autore della vita e della risurrezione.

La Chiesa non poteva non rendere omaggio al genio salisburghese, riconoscendo che egli dedicò all’espressione religiosa tante pagine sublimi. Vorrei aggiungere che, man mano che procedeva nella creazione artistica, egli attinse le più alte vette della musica religiosa, come attestano sia il Requiem, ora ascoltato, sia la sorprendente. anche se incompiuta, Messa in DO minore, sia l’incomparabile mottetto eucaristico “Ave Verum”.

Mentre auguro a tutti che l’emozione estetica ed insieme religiosa, in noi suscitata da questa esecuzione, faciliti il cammino verso l’Assoluto, porgo il mio saluto alle Autorità religiose e civili qui convenute, ai presenti ed a tutti coloro che, mediante il collegamento radiotelevisivo, si sono uniti a noi.

 

© Copyright 1991 - Libreria Editrice Vaticana

 



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