Index   Back Top Print

[ IT ]

VISITA PASTORALE IN CAMPANIA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA CITTADINANZA DI CASERTA

Piazza Dante - Caserta
Sabato, 23 maggio 1992

 

Signor Sindaco,
Distinte Autorità politiche, civili e militari,
Carissimi fratelli e sorelle di Caserta!

1. La serena visione di questa terra, che col fascino della sua bellezza e della sua fecondità canta la gloria del Creatore, suscita una particolare vibrazione nel mio animo. Già gli antichi poeti cantarono con entusiasmo la vostra campagna fertile e ubertosa, le sue acque, la sua vegetazione rigogliosa e abbondante. “Campania felix”: la vostra terra, ferace di messi, è parte di quel territorio che Virgilio salutò come uno dei luoghi più suggestivi non solo dell’Italia, ma dell’intero mondo allora conosciuto. Fede e arte hanno poi impreziosito la vostra città. Sono lieto di trovarmi fra voi e, mentre vi sono sinceramente grato per la vostra accoglienza cordiale e gioiosa, a tutti rivolgo il mio affettuoso saluto. Ringrazio il Signor Sindaco per le gentili espressioni che mi ha rivolto a nome di tutti, illustrandomi i vari aspetti della situazione cittadina. Con lui ringrazio le Autorità politiche, civili e militari, che hanno voluto onorare questo incontro con la loro presenza.

2. Carissimi Casertani, vengo con gioia in questa vostra Terra, dove la Chiesa ha scritto nei secoli passati alcune pagine tra le più belle della sua storia. Tra Nola, Capua e Cassino il cristianesimo ebbe, infatti, una singolare fioritura, che è ancor oggi motivo di ammirazione. Tali città costituiscono tuttora i tre punti chiave di quel triangolo di luce e di speranza, in cui l’esperienza spirituale di San Paolino e di San Prisco s’incontrò provvidenzialmente con l’ascesi monastica praticata nella celebre Badia nella quale, grazie a Benedetto e Scolastica, la preghiera diventò lavoro e il lavoro preghiera. La voce di questi illustri testimoni della fede, a voi particolarmente cari, non può continuare forse a offrire indicazioni adeguate anche per i problemi del presente? Il loro esempio vi sia di stimolo a rispondere con coraggio e coerenza alle attese fondamentali dell’essere umano, a difenderne i diritti irrinunciabili, a sostenerne l’impegno verso gli obiettivi che decidono dell’esistenza. L’uomo sta vivendo oggi un momento particolare della sua storia. Affascinato dallo splendore delle sue capacità pensa a volte di poter andare avanti senza rivolgere lo sguardo al cielo, alla trascendenza. Ma la terra senza la luce della trascendenza diventa oscura e insicura. Senza Dio viene meno all’uomo la serenità della certezza e la gioia del senso della vita. Ci sono qui come altrove forme di malcostume e di devianza - dalla droga alla violenza, dallo stile camorrista alla criminalità organizzata - che rischiano di minare alla base la saldezza della vostra tradizione civile e cristiana. Rimanere indifferenti sarebbe connivenza. Occorre reagire con coraggio. È questo un dovere di giustizia e un atto di vero amore nei confronti dei fratelli. Costruire una società aperta all’intesa e alla collaborazione nel nome della speranza: sia questo il vostro diuturno impegno. Sorgerà così una comunità adulta e matura, ispirata ai valori della libertà, del rispetto, della condivisione e della solidarietà.

3. Caserta, potrai concretizzare i progetti di sviluppo e di solidarietà che ti animano, se farai leva soprattutto sulla famiglia, sulla scuola e sul lavoro. La famiglia! Essa ha bisogno di unità e di stabilità. È necessario rafforzarne la compagine per consentirle di riprendere vigore nelle mutate odierne condizioni sociali. A tal fine è quanto mai urgente il rilancio di quella che potremmo chiamare la religione della famiglia, piccola Chiesa, santuario domestico della vita e della feconda comunione degli spiriti. Questa struttura fondamentale della comunità va sostenuta da tutte le forze sociali - dalle organizzazioni politiche, dai responsabili amministrativi, dai mezzi della comunicazione - così che sia ridato vigore a quei valori immortali che ne permettono la fioritura. A voi, credenti, raccomando di porre sempre al centro della vostra azione apostolica la cura dei vincoli familiari, la cui saldezza risulta essenziale sia per lo sviluppo della società che per la crescita di nuovi cristiani. Accanto alla famiglia, un altro centro nevralgico per il futuro della Città e del territorio è l’istituzione scolastica, che oggi vive una profonda trasformazione. Auspico di cuore che la scuola, e in particolare quella casertana, ricca di una tradizione luminosa, possa costantemente godere delle condizioni richieste dal compito educativo che le è proprio. Auguro che essa, pur nell’attuale contesto culturale pluralistico che non consente di riferirsi a una concezione antropologica univoca, continui ad attingere al comune patrimonio di valori umani ed evangelici, che è condiviso dalla gran parte della vostra popolazione. Di questi valori anzi la scuola deve farsi tramite presso le nuove generazioni, se si vuole progettare un futuro per tutti ricco di speranza.

4. La vostra terra è comunemente chiamata “Terra di lavoro”. Eppure in questa parte del Mezzogiorno, è proprio il lavoro che spesso manca! In passato il vostro territorio traeva dalla coltivazione della campagna e dall’artigianato il proprio sostentamento. Oggi, con la crisi industriale e tecnologica, il lavoro scarseggia: vi preoccupa seriamente la disoccupazione specialmente giovanile, che fornisce non di rado la spinta pericolosa alla delinquenza organizzata. Non lasciatevi scoraggiare. È giunto il momento di una comune presa di coscienza, che prepari il concorde impegno di tutte le componenti sociali per la ripresa economica della Provincia, facendo appello soprattutto alle ricchezze del mondo agricolo. Nonostante le difficoltà del presente, Caserta, quella “Civitas Casertana”, che nel passato conobbe momenti di vero fulgore, riprenderà - ne sono certo - il suo cammino di autentico progresso.

Riscoprite incessantemente, carissimi fratelli e sorelle, e imitate le virtù dei vostri antenati: il vivo senso dell’onestà, l’amore alla famiglia, la dedizione al lavoro, il costante riferimento ai valori della fede. Ecco le vere risorse su cui potete ancor oggi contare.

Valorizzando il fertile suolo di questa vostra Regione e le meraviglie storiche, architettoniche e paesaggistiche, che costituiscono il vanto della Provincia casertana, potrete assicurare alle vostre famiglie una fonte sicura di lavoro e di benessere.

Carissimi fratelli e sorelle, mentre affido i vostri problemi e speranze ai Santi Protettori di questa antica ed illustre Chiesa: da Santa Lucia a San Sebastiano, a Sant’Augusto, a San Michele, a Sant’Anna e soprattutto a Maria Ausiliatrice, alla quale questa vostra terra tributa da sempre singolari testimonianze di fervida devozione, invoco su ciascuno di voi la costante assistenza divina, e tutti vi benedico di cuore!

 



Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana