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VIAGGIO PASTORALE IN BENIN, UGANDA E KHARTOUM

CERIMONIA DI BENVENUTO

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Aeroporto internazionale di Cotonou (Benin) - Mercoledì, 3 febbraio 1993

 

Signor Presidente,

1. È con grande gioia che inizio il mio decimo viaggio pastorale in Africa con una nuova visita in Benin, che non sarà, come nel 1982, un breve scalo. La mia gioia è condivisa dai miei stretti collaboratori qui presenti, il Card. Angelo Sodano, il Card. Jozef Tomko e, in modo particolare, il Card. Bernardin Gantin, figlio di questo paese, che sono lieto di avere oggi al mio fianco. Saluto rispettosamente Vostra Eccellenza e la ringrazio vivamente per le parole di benvenuto che mi ha appena rivolto e che mi hanno toccato profondamente. Saluto ugualmente con deferenza le alte personalità qui presenti, i Parlamentari, i membri del Governo e dei grandi Corpi dello Stato, nonché i membri del Corpo diplomatico, che hanno avuto la gentilezza di venirmi incontro: sono loro grato per questo segno di cortesia. Attraverso la sua persona, Signor Presidente, è tutto il Popolo del Benin, senza distinzione di etnia o di religione, che voglio salutare con tutto il cuore al momento del mio arrivo in questo paese che una situazione geografica particolare ha sempre reso aperto e accogliente.

2. I miei cordiali saluti si rivolgono ora ai miei fratelli nell’Episcopato: a Mons. Lucien Monsi-Agboka, Vescovo di Abomey e Presidente della Conferenza Episcopale del Benin, nonché a tutti gli altri Vescovi che gli sono intorno. Nelle vostre persone, cari fratelli, è la comunità cattolica che saluto con affetto e con sentimenti di stima, poiché la Chiesa Cattolica in Benin ha già una lunga e bella storia.

3. Giungendo nel vostro paese, sono consapevole di entrare in contatto con un popolo che aspira a sviluppare tutte le sue risorse materiali e umane allo scopo di condurre una vita sempre più dignitosa. Il Benin ha compiuto un grande sforzo di rinnovamento ed è uno stimolo, possiamo dire, per gli altri membri della famiglia delle nazioni del continente africano. In particolar modo, sono consapevole della considerazione che voi nutrite per lo “Stato di Diritto” e degli sforzi intrapresi per creare istituzioni pienamente in grado di far prevalere l’arbitrio della legge sull’arbitrio degli uomini. È così che un’autentica vita democratica può effettivamente prendere il via. Quando un tempo si parlava del vostro paese, si diceva che esso era il “quartiere latino dell’Africa”: effettivamente, la scolarizzazione cominciò sin dall’arrivo dei missionari, e potete rallegrarvi di possedere una preziosa classe dirigente in grado di forgiare il futuro. Mi auguro che tutte le forze vive della nazione si uniscano affinché, in una democrazia adeguatamente istituita e ben gestita, i vostri connazionali possano sviluppare la propria personalità e adempiere alla vocazione di condividere la vita divina.

4. Tra le popolazioni del Benin, incontrerò persone di diverse religioni. Ecco perché vorrei, sin d’ora, salutare cordialmente tutti i credenti di questo paese, in modo particolare coloro che praticano le religioni africane tradizionali e i membri delle comunità musulmane. Mi auguro che la mia visita contribuisca a riallacciare i vincoli di fratellanza fra tutti, ed esorti alla tolleranza e alla convivenza, alla pace e all’amore per il prossimo.

5. Quanto a voi, fratelli e sorelle cattolici del Benin, sono molto lieto di ritrovarmi in mezzo a voi ed è in qualità di messaggero del Vangelo che giungo da Roma. Riprendendo le parole dell’Apostolo Paolo, “Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati,... sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il Vangelo anche a voi” (Rm 1, 11-15). Vengo per esortarvi a rinnovare la vostra fede, la vostra speranza e la vostra carità. In numerosi continenti, vengono prese iniziative per garantire un’evangelizzazione più profonda e più illuminata affinché il mondo abbia degli autentici testimoni dell’amore di Dio e affinché si sviluppino dei veri vincoli di amore fraterno tra gli uomini. Anche l’Africa è chiamata a rispondere agli appelli dello Spirito di Dio: le importanti assemblee sinodali che si preparano metteranno in luce la missione di evangelizzazione della Chiesa nel vostro paese, nella prospettiva del 2000. Ecco perché, cattolici del Benin, è necessario che vi facciate messaggeri sempre più attivi di nostro Signore Gesù Cristo e testimoni irradianti la carità che è nei vostri cuori, nel costante rispetto dell’identità religiosa delle persone con le quali vivete. Infine, mi auguro che, ispirati dalla dottrina sociale della Chiesa, portiate, insieme ai vostri connazionali, un contributo utile e generoso all’edificazione della società del Benin.

6. Signor Presidente, Le rinnovo l’espressione della mia gratitudine per il Suo saluto di benvenuto e La ringrazio per le disposizioni che ha dato per facilitare questa visita pastorale che compio con molta speranza. Chiedo al Signore di benedire tutti coloro che hanno importanti responsabilità al servizio della nazione e invoco l’abbondanza dei benefici divini su tutto il Popolo del Benin.

 



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