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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI DIRIGENTI E AL PERSONALE DELLA SOCIETÀ INTERNAZIONALE
CARRIER CORPORATION E DELLA DELCHI-CARRIER ITALIA

Venerdì, 4 giugno 1993

 

Cari amici,

1. La decorazione della Cappella Sistina adempie in grado eminente allo scopo della Chiesa “che le cose appartenenti al culto sacro splendessero veramente per dignità, decoro e bellezza, per significare e simbolizzare le realtà soprannaturali” (Sacrosanctum Concilium, 122). Coloro che entrano nella Cappella vanno via con i cuori pronti ad echeggiare queste parole della Liturgia per la Dedicazione di una chiesa: “Questo è un luogo di riverente timore..., la casa di Dio, il cancello del paradiso”. Gli affreschi della Cappella Sistina sono straordinari esempi di come lo spirito umano, alimentato dalla fede della Chiesa, sia cresciuto nella sua capacità di stupirsi, di comprendere, di contemplare e di dipingere i misteri divini rivelati nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Il diligente restauro della Cappella Sistina, iniziato nel 1964 e che ora si avvia a compimento nel 1994, è stato intrapreso per il vero fine di assicurare che questo tesoro del nostro patrimonio religioso e culturale sarà preservato per le generazioni future.

Per il vostro contributo a quest’opera di restauro, è per me un grande piacere dare il benvenuto in Vaticano a voi, direttori e dirigenti della Carrier Corporation e della Delchi-Carrier Italia, insieme ai direttori della società madre United Technologies, e ai vostri associati e cooperatori. Sono lieto di avere questa opportunità per esprimere il mio ringraziamento per il sistema di controllo atmosferico e climatico che avete progettato, costruito e aiutato ad installare nella Cappella Sistina. Questo sistema di sofisticata tecnologia assicurerà per lungo tempo che i risultati raggiunti attraverso il restauro degli affreschi nella Cappella si conserveranno per molte generazioni a venire.

2. Sul soffitto della Cappella, Michelangelo, con genio incomparabile, ha posto davanti a noi lo splendore delle opere della creazione. Al centro c’è la creazione dell’uomo. Quando Dio creò i nostri progenitori a sua immagine e somiglianza (cf. Gen 1, 26), diede loro una parte dei suoi disegni creativi. Con il suo comando a riempire la terra e a soggiogarla (cf. Gen 1, 28), egli chiamò loro e i loro discendenti a cooperare con lui portando nell’essere quelle cose che nella loro bontà lo riflettono e lo glorificano (Laborem exercens, 4). Michelangelo, Botticelli, Perugino e altri grandi maestri, le cui opere adornano la Cappella costruita da Papa Sisto IV, godono di fama immortale a causa del loro successo nel rispondere a questa sfida e vocazione. I loro doni di mente e cuore e mano li resero capaci di cogliere gli elementi umani di gesso e pigmento e dargli nuova forma in opere di bellezza trascendente. Essi rianimarono i loro materiali; gli diedero forma, cosicché in essi splende una luce che abbaglia tutti coloro che guardano i risultati delle loro capacità.

3. Eppure la gioia che ogni opera dell’arte umana porta è sempre mista della triste consapevolezza che la creazione artistica è fragile, perché i materiali possono deperire e la forma che così ci diletta scomparire. È per combattere questi processi di decadimento che voi avete offerto i vostri talenti e risorse. Avete applicato la vostra conoscenza per il compito di creare un clima fisico in cui gli affreschi saranno protetti meglio dagli elementi. In questo modo voi siete diventati, possiamo dire, cooperatori con i pittori nel rendere presente la loro visione delle azioni gloriose di Dio nella storia della creazione e della salvezza. La tecnologia non dovrebbe essere nemica dell’uomo ma una “alleata di lavoro”, facilitando, perfezionando, accelerando e migliorando le attività dell’uomo (cf. Laborem exercens, 5). È un bene attivo prodotto dal pensiero e dall’ingegnosità umana e raggiunge i suoi propri scopi aiutando l’uomo ad assurgere alle cose più alte che sono parte del suo fine essenziale.

Sono felice di indicare ciò che viene compiuto nella Cappella Sistina come esempio di un uso eccellente della tecnologia al servizio dei capolavori di arte religiosa. Anche la bellezza divina che splende dagli affreschi della Cappella Sistina è espressa, benché in altro modo, in ciò che viene fatto per proteggere queste opere d’arte.

4. Tutti coloro che hanno unito i loro sforzi e capacità nel compito di restaurare e proteggere la Cappella Sistina hanno realizzato un vero lavoro di solidarietà: solidarietà con i nostri antenati nel preservare ciò che essi ci hanno dato, solidarietà con le generazioni future nel garantire che questa preziosa eredità artistica ispirata dal vangelo sarà loro. Per questo esprimo la gratitudine non solo della Santa Sede ma di tutti gli uomini e le donne di cultura, di tutti gli amanti dell’arte, di tutti coloro che continueranno ad ammirare la bellezza e l’unicità concettuale dei dipinti della Cappella Sistina.

Con auguri cordiali per voi e per tutti i vostri cari, invoco su di voi abbondanti benedizioni divine.

 

© Copyright 1993 - Libreria Editrice Vaticana

 



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