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PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
ALL
’INIZIO DELLA CELEBRAZIONE CON UN GRUPPO
DI PRESULI IN VISITA «AD LIMINA APOSTOLORUM»

Lunedì, 29 novembre 1993

 

Eccoci raccolti, venerati fratelli, intorno all’altare del Signore, per celebrare il “Mysterium crucis, mysterium pacis”.

Sotto la povertà dei segni, l’Eucaristia contiene una tale ricchezza di comunione e di carità che, mentre supera infinitamente le nostre facoltà, infonde in noi speranza certa e rinnovato slancio apostolico. Allo spezzare del Pane, il nostro sguardo sul mondo e sulle vicende terrene diviene, per grazia, più profondo; e là dove le tenebre del male e delle umane contraddizioni rischiano di prendere il sopravvento sulla speranza, si riaccende nei cuori il calore della verità ed è dato al credente di riconoscere nuovamente il senso della vita e della storia.

La Chiesa nasce e rinasce dall’Eucaristia. Qui attinge ogni giorno la sua vocazione di “serva” della carità di Cristo, di ancella umile e coraggiosa del Vangelo della riconciliazione. La Chiesa, carissimi, è l’unico orizzonte del nostro servire: in essa, grazie al Sangue di Gesù, nostra vera Pace, ogni umano conflitto è risanato nella sua radice.

Portate dunque con piena fiducia a questo altare le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce delle Comunità a voi affidate. Lo Spirito Santo, che ha consacrato Gesù per la salvezza di tutti gli uomini, rinnovi per voi e per le vostre Chiese particolari il dono dell’unità e della pace. Preghiamo in questo senso anche per i nostri fratelli ortodossi serbi.

Oggi ha inizio la novena in preparazione alla Solennità dell’Immacolata Concezione: accingendoci a celebrare l’Eucaristia, domandiamo alla Madre di Dio di vegliare sempre sul nostro cammino ecclesiale.

 

© Copyright 1993 - Libreria Editrice Vaticana

 



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