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VISITA PASTORALE A CATANIA E SIRACUSA

PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
PRIMA DELLA RECITA DEL SANTO ROSARIO

 Dalla Loggia del Palazzo Arcivescovile (Siracusa) - Sabato, 5 novembre 1994

 

Mentre ci accingiamo a recitare insieme il santo Rosario, desidero ringraziare tutti voi, che siete qui presenti, ed anche coloro che si uniscono a noi mediante la radio e la televisione. Sono particolarmente lieto della partecipazione di numerosi giovani: i giovani che pregano in unione spirituale con Maria costituiscono una grande forza per la Chiesa e per la società.

Questo momento di intensa preghiera mariana ci prepara alla giornata di domani, in cui mediteremo il mistero delle lacrime della Vergine. I misteri gloriosi, che tra qualche istante contempleremo insieme, ci aiutano a capire che ci sono anche lacrime di gioia: le lacrime di gioia della Madre che incontra il Figlio Risorto, lo vede salire al cielo, vive con gli Apostoli l’esperienza della Pentecoste ed è associata in prima persona alla gloriosa regalità di Cristo.

Maria è “segno di sicura speranza” per l’uomo che cammina pellegrino sulla terra. È invito a varcare la soglia della speranza, a guardare con fiducia oltre le oscurità del presente ed anche oltre il baratro della morte. È invito a pregare per tutti coloro che ci hanno preceduto nel passaggio da questo mondo a Dio.

Nei giorni scorsi abbiamo celebrato il mistero della comunione dei santi. Nel Rosario di questa sera ricorderò i vostri cari defunti. Pregherò anche per quei vostri fratelli e sorelle che sono morti vittime dell’odio e della violenza. Tra di loro ci sono anche ministri coraggiosi del Vangelo, come don Giuseppe Puglisi. Uniti a loro nella preghiera, imploriamo il dono della conversione dei cuori e invochiamo per la Sicilia e per l’Italia giustizia e pace.

Grazie di nuovo a tutti e buona Domenica.

Al termine della recita del Rosario, il Santo Padre ha pronunciato le seguenti parole.

Grazie a tutti i partecipanti, a tutti coloro che così bene hanno preparato questo Rosario unico, di Siracusa, alla Madonna delle Lacrime. Lacrime di gioia, ma anche lacrime di tristezza. Domani vedremo, faremo una analisi delle une e delle altre. Ringrazio tutti quelli che hanno così bene organizzato questa preghiera, perché la preghiera è anche espressione della comunità. Allora un grande ringraziamento ai giovani scout che ci hanno portato qui con queste fiaccole, una croce di fiaccole. E un ringraziamento agli altri gruppi, ai focolarini, ai ciellini, ai neocatecumenali, e naturalmente all’Azione Cattolica. Quale forza, quale forza: si vede che il vostro Arcivescovo era prima Assistente dell’Azione Cattolica Italiana. Vi voglio bene. Che bellezza, che bellezza!

 



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