Index   Back Top Print

[ IT ]

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE PARTECIPANTI AL CAPITOLO GENERALE DEL
PONTIFICIO ISTITUTO DELLE MAESTRE PIE FILIPPINI

Sala Clementina - Sabato, 19 novembre 1994

 

Carissime Suore “Maestre Pie Filippini”!

1. Sono molto lieto di rivolgervi la mia parola in occasione del Capitolo Generale, che celebrate dopo la solenne commemorazione del Terzo Centenario del vostro Istituto, avvenuta nel novembre del 1992: porgo alla Reverenda Madre Superiora Generale e a voi, che partecipate al Capitolo il mio cordiale saluto, mentre nello stesso tempo desidero raggiungere con il pensiero e con l’affetto tutte le vostre Consorelle, che lavorano in Italia e in tante altre Nazioni.

La vostra presenza mi induce ad esprimere prima di tutto la mia ammirazione ed il mio vivo apprezzamento per la lunga e benefica opera svolta dalle Maestre Pie Filippini in ben trecento anni di vita e di attività nel campo pedagogico e formativo: in questi tre secoli di storia spesso travagliata, anche per mezzo della vostra Congregazione il Cristianesimo si è dimostrato luce delle menti e conforto dei cuori. Ne ringraziamo insieme il Signore, ricordando e venerando la vostra Fondatrice, Lucia Filippini, proclamata “santa” da Pio XI nel 1930.

2. Voi ben conoscete gli avvenimenti che caratterizzarono gli inizi della vostra Famiglia religiosa, voluta dal Cardinale Marcantonio Barbarigo: le sue componenti, con il nome prima di “Maestre Pie Operaie” e in seguito di “Maestre Pie Filippini”, si distinsero dalle “Maestre Pie Venerini” di Viterbo, pur continuando ad operare in reciproca stima e collaborazione.

Lucia Filippini mirava alla formazione intellettuale, culturale e professionale delle fanciulle e delle giovani, ma tendeva ancor più alla loro elevazione morale e religiosa, in vista della costituzione di famiglie realmente cristiane. Le accompagnava ad occuparsi dei poveri e dei malati, affinché imparassero ad esercitare la carità in modo concreto, e le seguiva anche dopo la scuola nel loro inserimento sociale. Il suo era un apostolato lungimirante, che sgorgava da intima convinzione e da un’eroica donazione a Cristo.

La capacità organizzativa, l’autorevolezza esigente ed amorevole, la perseverante pazienza dinanzi alle difficoltà nascevano in lei da una fede ardente e illuminata, che la spingeva ad affermare: “Vorrei che col mio proprio sangue si scrivessero tutte le verità della nostra santa Fede, tutto il Vangelo di Gesù Cristo, tutta la Scrittura e tutti i Concili della Chiesa, acciò potessero restare impressi nella mente degli uomini”. Ugualmente esclamava: “Dio mio, vi amo tanto che vorrei che le mie ossa fossero lampade, il sangue olio, e la mia carne stoppino; vorrei come una lampada accesa bruciare e consumarmi tutta nel vostro amore”. E ancora: “Io per me bramerei moltiplicarmi in ogni angolo della terra per poter gridare da per tutto e dire a tutte le genti di ogni sesso, di ogni età e condizione: Amate Dio, amate Dio!”.

Traspare da queste parole, e da tante altre della vostra Fondatrice, una caratteristica spirituale, di cui le eredi siete voi, che seguite le sue orme e continuate nel tempo il suo messaggio e la sua opera. Di questa “spiritualità” equilibrata e ardente ha bisogno la nostra società che gode di grandi conquiste ed è insieme vittima di tremende miserie. Anche la Chiesa di oggi desidera e invoca personalità complete ed esemplari, teologicamente preparate e spiritualmente serene e fervorose. Il Capitolo Generale, che avete svolto con fiducia e diligenza, rechi a voi e a tutte le Consorelle un convinto messaggio di ulteriore impegno nella santificazione personale e vi stimoli a seguire con gioia e con coraggio gli esempi della vostra santa Fondatrice.

3. Il primo vostro impegno - vi ricorda santa Lucia Filippini - è nella scuola: è qui che dovete esprimere il coraggio della verità, congiunta alla soavità dell’amore e all’attenzione per il dialogo sincero ed aperto. Agli alunni, desiderosi di dar senso alla vita, proponete i valori intramontabili del Vangelo, attraverso l’insegnamento, ed ancor più mediante una quotidiana e gioiosa testimonianza cristiana.

Secondo vostro impegno, già intuito e felicemente realizzato dalla Fondatrice, è una formazione che si estenda ben oltre il periodo scolastico, e diventi perciò permanente.

Il credente, per consolidarsi nelle proprie convinzioni e rispondere coerentemente alla divina chiamata alla santità, deve poter usufruire di un insegnamento dottrinale sicuro ed aggiornato; occorre pure che egli cresca in un’atmosfera spirituale stimolante, impregnata di fede e di preghiera, vivificata dal frequente ricorso ai sacramenti e soprattutto all’Eucaristia ed alla Confessione, e da un’ascesi solida che si ispiri al mistero della Croce del Redentore.

Terzo vostro impegno è la promozione del ruolo della donna nella società, con speciale attenzione alla famiglia. Particolarmente in questo campo, nell’ambito cioè della autentica promozione della donna e della formazione cristiana delle famiglie, la Chiesa ha bisogno di voi, care Maestre Pie Filippini. Sappiate educare ai valori familiari le giovani e i ragazzi affidati alle vostre cure! Sappiate operare con ardore e tatto evangelico nelle famiglie che incontrate nel vostro servizio apostolico!

4. Vi aiuti la santa Fondatrice a portare a compimento questa vostra impegnativa missione.

Seguendo il suo esempio, amate ed imitate con devozione filiale Maria, alla cui potente intercessione santa Lucia Filippini fece incessante ricorso durante l’intera sua esistenza.

Con tali voti ed auspici, imparto di cuore a voi qui presenti e all’intera vostra Famiglia spirituale la benedizione apostolica, pegno di copiosi favori celesti.

Dal Vaticano, 19 Novembre 1994.

 

© Copyright 1994 -  Libreria Editrice Vaticana

 



Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana