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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALL’ISPETTORATO DI PUBBLICA SICUREZZA PRESSO IL VATICANO

Lunedì, 27 febbraio 1995

 

Signor Prefetto Marinelli,
Signor Ispettore Generale, Dr. Valenti,
Signori Funzionari ed Agenti!

1. Sono molto lieto di accogliervi per il tradizionale incontro di inizio d’anno con l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano. Ringrazio il Prefetto Enrico Marinelli per le gentili espressioni con cui ha interpretato i sentimenti dei presenti e tutti saluto cordialmente.

2. La prima parola che desidero dirvi è ancora una volta “grazie”. Grazie per quello che fate al fine di facilitare e proteggere il Papa nello svolgimento della sua azione pastorale. Grazie per il costante lavoro di vigilanza, mediante il quale assicurate ordine e sicurezza nelle zone adiacenti alla Città del Vaticano. Il Signore vi ricompensi per l’impegno che profondete e per i sacrifici che compite. Voi contribuite con la vostra silenziosa opera alla quotidiana realizzazione del servizio apostolico del Successore di Pietro e della Sua missione nella Chiesa e nel mondo.

3. Come sapete, la Chiesa, nella sua dimensione storica di popolo di Dio pellegrinante nel tempo, si è ormai decisamente incamminata verso il grande Giubileo dell’anno 2000. La Diocesi di Roma, in particolare, è consapevole di doversi preparare ad una straordinaria opera di accoglienza. Anche il vostro Ispettorato naturalmente sarà coinvolto, a suo tempo, nell’assicurare le condizioni migliori di pubblica sicurezza ai pellegrini che giungeranno in gran numero a Roma e in Vaticano nel corso del 2000, specialmente in occasione delle principali celebrazioni. So che fin d’ora voi state preparandovi a rispondere in modo adeguato alle esigenze che tale evento comporterà.

4. Vi è un altro aspetto che desidero considerare insieme con voi: quello del ruolo della donna nella promozione e nella difesa della pace. Come sapete, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno ha per tema: “Donna: educatrice alla pace”. Negli ultimi tempi le donne sono divenute sempre più partecipi nei vari ambiti della vita civile ed economica della società. Esse sono entrate anche in gran numero nel Corpo di Polizia dello Stato, e quindi anche nel vostro Ispettorato.

Colgo pertanto l’occasione per rivolgere uno speciale pensiero alle donne che prestano questo servizio e, in particolare, a voi, Signore e Signorine che operate presso il Vaticano. Ripeto anche a voi il mio augurio: siate educatrici alla pace, prima di tutto nelle vostre famiglie; in secondo luogo nell’ambito professionale, tanto più in un lavoro come il vostro, che vi pone costantemente in prima linea nel servizio all’ordine pubblico.

Con questi auspici rinnovo a tutti voi qui presenti l’espressione della mia più viva riconoscenza ed imparto di cuore a ciascuno la Benedizione Apostolica, che estendo volentieri ai vostri familiari.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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