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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DEL CIRCOLO SAN PIETRO

Giovedì, 23 marzo 1995

 

Carissimi Dirigenti e Soci del “Circolo San Pietro”!

1. Vi accolgo con gioia in questo nostro consueto incontro, che mi offre l’occasione di manifestarvi gratitudine e compiacimento per il significativo servizio, offerto alla Chiesa ed al Papa dal vostro benemerito Sodalizio. Rivolgo un cordiale saluto a ciascuno di voi, con uno speciale pensiero per l’Assistente spirituale, Monsignor Ettore Cunial, ed il Presidente, Marchese Giovanni Serlupi Crescenzi, che ringrazio per le cortesi parole poc’anzi pronunciate a nome di tutti.

Nel motto del Circolo San Pietro compare la parola, “preghiera”, insieme con altri due importanti vocaboli: “azione” e “sacrificio”. Questo pone in luce come nel vostro programma la preghiera debba sempre essere collocata al primo posto, costituendo l’impegno prioritario di tutta la vita, come è stato ricordato dal vostro Presidente. Sappiate, carissimi, attingere costantemente a questa sorgente spirituale, per ispirare ogni pensiero ed azione al Vangelo ed essere così sempre più ancorati a Cristo ed ai valori che dal suo insegnamento scaturiscono.

2. Il Circolo San Pietro, che ha recentemente celebrato il centoventicinquesimo anniversario di fondazione – come ricorda il trittico di medaglie gentilmente offertomi –, intende porsi al servizio della Chiesa e particolarmente del Papa, mediante una coraggiosa testimonianza di fede ed una attenta solidarietà verso quanti si trovano nel bisogno.

Questi obiettivi il Sodalizio li concretizza in molteplici attività, tra le quali la raccolta dell’“Obolo di San Pietro” nelle Chiese di Roma: voi siete qui oggi per portarmene i frutti. Ho ascoltato con apprezzamento l’accenno alle varie iniziative da voi attuate in favore dei fratelli che si trovano nel bisogno. Nell’esprimervi vivo compiacimento vi esorto a perseverare in una attività che tanti frutti di bene ha già recato in oltre un secolo di vita della vostra associazione.

Abbiate sempre singolare attenzione per la famiglia e per il mondo del lavoro. I vostri nuclei familiari siano delle autentiche “chiese domestiche”, fondate sulla Parola di Gesù, sull’amore alla Chiesa e sul servizio alla vita. Esse costituiranno così altrettante fondamentali scuole di valori umani e cristiani, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Spargete generosamente il seme evangelico della carità nei luoghi dove la Provvidenza vi chiama ad operare.

3. Carissimi, mentre mi unisco alla vostra lode al Signore per i frutti di bene maturati durante l’anno passato, vi incoraggio a proseguire con rinnovato impegno nella vostra benemerita opera, specialmente nel rendere aiuto concreto ai poveri. Nelle attività apostoliche e caritative curate dal vostro Circolo, soprattutto nella solidarietà offerta a nome del Papa a quanti sono nel bisogno, voi esprimete quella carità che sempre deve animare la vita della Comunità cristiana.

Nel rinnovare il mio sentito ringraziamento per l’odierna visita e per il vostro apporto alla missione della Chiesa, chiedo al Signore di ricompensare con l’abbondanza della sua grazia la vostra disponibile generosità a collaborare alla preparazione del Grande Giubileo del 2000. Invoco su di voi la celeste protezione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo ed imparto di cuore a ciascuno di voi ed alle rispettive famiglie, una speciale Benedizione Apostolica.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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