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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE PARTECIPANTI AL CAPITOLO GENERALE
DELLE FIGLIE DELLA CARITÀ CANOSSIANE

Lunedì, 25 marzo 1996

 

Carissime Sorelle!

1. Sono lieto di accogliervi e porgo a ciascuna di voi il mio cordiale benvenuto. Saluto in particolare la nuova Superiora Generale, Madre Ilva Fornaro, e le Consigliere Generali, invocando copiose grazie celesti sul servizio alla Congregazione che esse sono chiamate a compiere. Rivolgo un particolare pensiero anche a Madre Testa, che per tanti anni ha guidato la vostra Congregazione. Voi siete al termine del Capitolo Generale che vi ha portato a riflettere sulla missione delle Religiose Canossiane nella Chiesa e nel mondo in questo nostro tempo, segnato da rapidi e profondi rivolgimenti sociali. Importante è il ruolo che i Religiosi e le Religiose sono chiamati a svolgere all’interno della Comunità ecclesiale e nella società. Esso è stato ben sottolineato anche dal recente Sinodo dei Vescovi, dedicato proprio alla vita consacrata ed alla sua missione nella Chiesa e nel mondo. La vita religiosa, essendo piena partecipazione all’obbedienza di Gesù al Padre nello Spirito Santo, mediante i voti di castità, povertà e obbedienza, offre agli uomini un annuncio profetico del Regno di Dio.

2. A tale annuncio vuole contribuire validamente anche il vostro benemerito Istituto delle Figlie della Carità, solido numericamente e spiritualmente, in espansione vocazionale ed apostolica, soprattutto in diversi Paesi del Terzo Mondo, dove una provvidenziale fioritura di vocazioni riesce quasi a supplire alla diminuzione di membri che, purtroppo, si registra in altre Nazioni.

La vostra presenza, diffusa in tutti i Continenti, vi permette di svolgere un’intensa attività missionaria, in piena fedeltà al carisma delle vostre origini. Il propagarsi della Congregazione in territori diversi tra loro per situazioni sociali, culturali e religiose non impedisce anzi favorisce l’impegno di mantenere ferma la vostra tipica dimensione carismatica di amore, obbedienza, fedeltà alla Chiesa, nel solco tracciato dalla Fondatrice, Santa Maddalena di Canossa. La sua canonizzazione, avvenuta il 2 ottobre 1988, ha portato con sé un risveglio di fede, di pietà, di sacrificio, di zelo umile e generoso, i cui frutti si avvertono in maniera sensibile. Sono certo che questo clima di spirituale fervore vi permetterà di approfondire i valori connessi alla vita comunitaria, alla formazione, alle scelte apostoliche consone con le esigenze dell’epoca attuale. E crescendo in ciascuna canossiana il senso di gioiosa appartenenza all’Istituto, sarà più facile creare rapporti di dialogo, di partecipazione e di condivisione all’interno della comunità. Vorrei a tal fine esortarvi ad essere attente nel discernere i segni dei tempi, facendo in modo che nelle vostre case crescano sempre più il mutuo sostegno e la collaborazione reciproca in vista di una più efficace azione apostolica e missionaria.

3.

Nel corso dei lavori capitolari non avete mancato di riflettere pure sulla pastorale giovanile e vocazionale, concepita anzitutto come impegno di preghiera, testimonianza, rinnovamento spirituale ed apostolico, sì da favorire anzitutto nelle comunità un clima di fede e di carità in grado di offrire ai giovani possibilità e percorsi di autentica educazione cristiana. Vostra preoccupazione è, inoltre, garantire un itinerario formativo completo alle aspiranti del vostro Istituto. A tale scopo, avete pensato di formulare orientamenti unitari per le varie tappe della formazione, dal momento del discernimento vocazionale fino alla professione perpetua. La ratio formationis, che intendete elaborare alla luce del documento ecclesiale "Direttive sulla formazione negli istituti religiosi", vi consentirà certamente di meglio raggiungere gli obiettivi che vi stanno a cuore nel delicato campo della formazione iniziale e permanente.

4.

Come non ricordare, poi, che in questi ultimi anni il vostro Istituto ha impresso notevole impulso a due tipiche dimensioni della spiritualità apostolico-canossiana: la missionarietà e la promozione del laicato? L’approfondimento dello spirito missionario e l’apertura a nuovi spazi di evangelizzazione, in special modo con l’attuazione del "progetto Africa", ha trovato pronta adesione da parte di numerose vostre Sorelle, resesi disponibili per essere inviate in terre di missione. La loro generosità è sostenuta dalla preghiera delle altre Religiose, oltre che di molti collaboratori e collaboratrici dell’Istituto. Si assiste, così, con rinnovata speranza, ad un rilancio dello spirito missionario che ha segnato le origini dell’Istituto, mentre, per rendere più consona ai tempi la vostra azione apostolica, voi ristrutturate case ed opere allargando la presenza canossiana anche grazie all’apporto di forze giovanili religiose e laicali. Coinvolgere i laici nelle vostre attività costituisce una priorità del vostro lavoro, fedeli, anche in questo, all’intuizione della Fondatrice.

5.

Carissime Sorelle, esprimo vivo apprezzamento per quanto state compiendo al servizio del Vangelo. Le inevitabili difficoltà, che s’incontrano sul cammino, non rallentino l’entusiasmo della vostra azione apostolica. Anzi, sull’esempio di Santa Maddalena di Canossa, siate pronte a contribuire ancor più entusiasticamente alla nuova evangelizzazione con le vostre attività nell’ambito dell’educazione e della scuola, della catechesi e della pastorale dei sofferenti, della formazione dei laici all’apostolato e della promozione degli Esercizi spirituali. Tutto sia orientato a far conoscere ed amare il Signore, che "entrò nella storia del mondo come l’uomo perfetto" (Gaudium et spes, 38). Seguire Cristo, Redentore dell’uomo e di tutto l’uomo: sia questo il vostro ideale cammino di piena e autentica realizzazione umana e spirituale.

Vi protegga e vi accompagni ogni giorno Maria Santissima Addolorata, che la vostra Famiglia religiosa venera con singolare devozione; vi assistano la santa Fondatrice Maddalena di Canossa e la Beata Giuseppina Bakhita. Vi sia di sostegno anche la Benedizione Apostolica, che volentieri imparto a voi qui presenti e a tutte le vostre Consorelle.

 

© Copyright 1996 - Libreria Editrice Vaticana

      



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