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VISITA ALLA PARROCCHIA ROMANA DI SAN GIULIANO MARTIRE

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI BAMBINI

Domenica, 2 marzo 1997

 

Quando siamo entrati nella chiesa parrocchiale, il vostro parroco mi ha mostrato il fonte battesimale. e mi ha detto che durante la Santa Messa in quello spazio troveranno posto tutti i bambini. Mi è sembrato molto giusto, perché i bambini sono più direttamente collegati con il fonte battesimale. Là sono stati battezzati in nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Là sono stati introdotti al Regno di Dio. Vi dico questo perché voi siete i più giovani parrocchiani. Avete fatto un bel canto e poi quasi un balletto. Vi ringrazio per questo. Vi auguro di continuare nella catechesi, perché la catechesi è ciò che si dovrebbe fare prima del battesimo, ma ciò non è possibile con un bimbo di due settimane, di due mesi o di qualche giorno. Si deve quindi fare la catechesi dopo il Battesimo, preparandosi alla prima Comunione. Questo periodo in cui i futuri cristiani ricevono la catechesi si chiama catecumenato. La Quaresima è il tempo dei catecumeni: si preparano per essere battezzati poi, il Sabato santo, nella vigilia pasquale, nella notte di Pasqua, ricevono il Battesimo. Così era nei primi secoli del cristianesimo. Vi dico questo perché, anche se voi siete battezzati, siete piccoli cristiani, vi preparate a crescere e a maturare nella vostra fede, che avete ricevuto con il Battesimo. L'avete ricevuta dai vostri genitori, dai vostri catechisti, ma è sempre la fede della Chiesa. Così voi entrate nella Chiesa con il Battesimo, con la catechesi, con la Comunione. Con i sacramenti si vive la vita della Chiesa, perché si vive la vita offertaci da Cristo.

 

© Copyright 1997 - Libreria Editrice Vaticana



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