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DISCORSO DEL SANTO PADRE
 GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA PLENARIA
DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE SOCIALI 

23 aprile 1998

 

Venerati Fratelli nell'episcopato e nel sacerdozio,
Illustri Signore e Signori!

1. Sono lieto di accogliervi, mentre siete riuniti in Vaticano per la IV Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che ha per tema: "Democracy - some acute questions".

Rivolgo a ciascuno di voi il mio cordiale saluto, e ringrazio in particolare il Presidente, Prof. Edmond Malinvaud, per le parole con cui si è fatto interprete dei sentimenti di tutti ed ha illustrato la finalità della presente Sessione.

In questi quattro anni dalla fondazione dell'Accademia, nelle riunioni plenarie e negli incontri di studio avete scelto come temi centrali delle vostre ricerche e dei vostri confronti due argomenti di vitale importanza per la Dottrina Sociale della Chiesa: dapprima quello del lavoro e dell'occupazione, ed ora quello della democrazia.

Mi congratulo con voi ed esprimo la mia viva gratitudine per il fecondo lavoro che in così breve tempo avete già compiuto. Gli atti delle sessioni plenarie ed il volume sui problemi concernenti la democrazia, che avete pubblicato e mi avete gentilmente inviato, non solo mostrano grande ricchezza e varietà di contenuti, ma prospettano al tempo stesso applicazioni concrete per rendere il mondo più umano, più unito e più giusto.

2. Con compiacimento ho potuto notare come tutte le ricerche da voi condotte abbiano sempre avuto presenti gli orientamenti fondamentali della dottrina sociale della Chiesa, dalla memorabile Enciclica Rerum novarum di Leone XIII fino alle più recenti Laborem exercens, Sollicitudo rei socialis e Centesimus annus.

Gli insegnamenti della Chiesa sulle tematiche sociali costituiscono un corpo dottrinale sempre aperto a nuovi approfondimenti ed attualizzazioni. Infatti, - come scrivevo nella Centesimus annus - "la Chiesa non ha modelli da proporre. I modelli reali e veramente efficaci possono solo nascere nel quadro delle differenti situazioni storiche, grazie allo sforzo di tutti i responsabili che affrontino i problemi concreti in tutti i loro aspetti sociali, economici, politici e culturali che si intrecciano tra loro" (n. 43).

La dottrina sociale della Chiesa non è chiamata ad interessarsi agli aspetti tecnici delle svariate situazioni sociali, per delineare sue proprie soluzioni. La Chiesa annuncia il Vangelo e si preoccupa che esso possa manifestare in tutta la sua ricchezza la novità che lo caretterizza. Il messaggio evangelico deve permeare le varie realtà culturali, economiche e politiche. In questo sforzo di inculturazione e di approfondimento spirituale, anche l'Accademia delle Scienze Sociali è chiamata ad offrire un suo specifico contributo. Come esperti delle discipline sociali e come cristiani, voi siete chiamati a svolgere un ruolo di mediazione e di dialogo tra fede e scienza, tra ideali e realtà concrete; un ruolo che talvolta è anche quello di pionieri, perché vi è chiesto di indicare nuove piste e nuove soluzioni per risolvere in modo più equo gli scottanti problemi del mondo di oggi.

3. Il vostro Presidente, Prof. Malinvaud, ha poc'anzi sottolineato come in questa quarta Sessione Plenaria vostro intendimento è di studiare il complesso tema della democrazia, che avete articolato secondo tre grandi prospettive di indagine: il rapporto tra democrazia e valori; il ruolo della società civile nella democrazia; la relazione tra la democrazia e le istanze sopranazionali ed internazionali.

Sono argomenti che attendono approfondimenti ed orientamenti idonei a guidare i ricercatori, i governanti e le nazioni in questo passaggio millenario tra il ventesimo ed il ventunesimo secolo. Quanto significativo è questo tempo che ci prepara al grande Giubileo del Duemila, dal quale attendiamo per la Chiesa e per il mondo un forte messaggio di riconciliazione e di pace!

Illustri e cari Accademici, possa lo Spirito del Signore Risorto accompagnarvi in questo itinerario di analisi e di ricerca. Io vi seguo con viva partecipazione ed in pegno della mia vicinanza ai vostri lavori imparto di cuore a voi, Membri della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, una particolare Benedizione Apostolica, estendendola agli esperti da voi invitati, ai collaboratori e a tutti i vostri cari.

       

 

  © Copyright 1998 - Libreria Editrice Vaticana



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