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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO
DELLA REPUBBLICA CECA

Sabato, 18 novembre 1999

 

Signor Presidente,
Signor Cardinale,
Venerati Fratelli nell'Episcopato,
Carissimi Fratelli e Sorelle della Repubblica Ceca!
         

1.Con grande gioia saluto tutti voi, che siete venuti per la consegna dell'abete giunto dalla cara Nazione Ceca. Questo dono di Natale testimonia il senso di rispetto e di deferenza che l'amato popolo ceco nutre verso la Sede Apostolica ed è, al tempo stesso, simbolo di cordiale partecipazione alla gioia delle feste natalizie che si celebrano qui in Vaticano, con la particolare solennità che l'inizio del Grande Giubileo richiede.

Già ieri ho potuto incontrare numerosi rappresentanti della Repubblica Ceca in occasione dell'Udienza concessa ai partecipanti al Convegno Internazionale su Jan Hus, un importante momento di riflessione su una pagina dolorosa della storia religiosa e civile della Nazione. Ed ora ho la gioia di poter rivolgere il mio cordiale saluto al Presidente della Repubblica Ceca, il Signor Václav Havel, ed alla gentile Consorte. La ringrazio, Signor Presidente, per le nobili parole con cui ha voluto sottolineare il significato dell'iniziativa assunta dal Governo di far dono al Papa del bell'albero di Natale, che si erge maestoso accanto al Presepe in Piazza San Pietro. Saluto, inoltre, il Signor Cardinale Miloslav Vlk e lo ringrazio per le espressioni di fraterno affetto da lui usate nei miei confronti. Estendo, infine, il mio cordiale saluto al Vescovo Mons. Frantisek Lobkowicz, ai Presuli dell'intera Conferenza Episcopale Ceca, ai fedeli della diocesi di Ostrava-Opava, principali  artefici  della  concretizzazione  di  questa iniziativa ed ai fedeli della Comunità ceca di Roma.

A tutti voi, ai  vostri  collaboratori  rimasti  a  casa, agli sponsor ed a quanti si sono prestati per il trasporto dell'albero, esprimo i miei più vivi ringraziamenti per il contributo offerto da ciascuno. Uno speciale saluto alla banda "Vallašský-vojvoda", che accompagna il lieto incontro per l'accensione dell'albero. Grazie a voi, la festa del Natale del Signore, qui in Piazza San Pietro, sarà sicuramente più solenne.  

2.Questo abete, che già da qualche giorno si innalza verso il cielo addobbato di suggestive luminarie, proviene dalla montagna Beskydy, Regione Ostrava ed Opava, nei pressi di Morávka. Insieme  a  questo  albero, voi avete voluto offrire altri piccoli abeti, che saranno posti in vari luoghi del Palazzo Apostolico e della Curia, tutti  addobbati  con  prodotti  del  lavoro  artigianale della medesima Regione. Ed inoltre avete unito tre statue vestite nei costumi tradizionali di Valašško, che sono collocate accanto a quelle solitamente usate nel Presepe di Piazza San Pietro.

L'albero di Natale, insieme al Presepe, crea il clima tipico del Natale e può aiutarci a meglio comprendere il messaggio di salvezza che Cristo è venuto a portare con la sua Incarnazione. Dalla stalla di Betlemme alla Croce sul Golgota, egli ha reso testimonianza, con l'intera sua vita, all'amore di Dio per gli uomini. Egli è, secondo l'evangelista Giovanni, "la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1, 9).

Come simbolo di questa Luce, brillano le luci sull'albero di Natale a rafforzare in noi la consapevolezza del grande mistero: nel Cristo è presente la luce capace di cambiare il cuore dell'uomo. 

3.Carissimi Fratelli e Sorelle, mentre di cuore vi ringrazio per questa visita, formulo a tutti voi ed ai vostri cari i migliori auguri per un lieto Natale ed un felice Anno Nuovo nel calore delle vostre famiglie.

Possano le imminenti feste natalizie suscitare e rafforzare in tutti la fede nella presenza e nell'amore di Dio.

Con questi sentimenti, volentieri imparto a voi, ai vostri familiari ed all'intera vostra Nazione una speciale Benedizione Apostolica.

 

        © Copyright 1999 - Libreria Editrice Vaticana 

 



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