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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
A S.E. IL SIGNOR TEODORO OBIANG NGUEMA MBASOGO
PRESIDENTE DELLA GUINEA EQUATORIALE*

Giovedì, 2 dicembre 2004

 

Signor Presidente,

La sua visita mi dà l'opportunità di inviare un saluto all'amato popolo della Guinea, presente tante volte nel mio ricordo e nella mia preghiera.

Nel suo Paese, che ho avuto la gioia di visitare nel 1982, la Chiesa, oltre all'evangelizzazione, svolge con i mezzi di cui dispone una generosa opera nel campo dell'educazione, della sanità, della promozione dei più bisognosi. Ispirandosi al Vangelo, desidera unicamente contribuire alla promozione della dignità dell'uomo, in un clima adeguato di libertà, collaborazione, riconciliazione, comprensione e rispetto, che renda possibile il compimento pacifico e fecondo della sua missione spirituale e umanitaria.

Desidero, quindi, che questo incontro contribuisca a un'intesa e a relazioni cordiali e serene fra le autorità pubbliche e la comunità cristiana, che recheranno beneficio a tutti i cittadini nel loro anelito di migliorare le proprie condizioni di vita, affinché si possano realizzare come persone e come figli di Dio.

Grato per la sua visita, formulo i miei migliori voti per tutto il popolo della Guinea e invoco su di esso abbondanti benedizioni divine che lo incoraggino nelle sue speranze e legittime aspirazioni.


*L'Osservatore Romano 3.12.2004 p.4.


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