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  LETTERA
CON GRANDE
DEL PAPA GIOVANNI XXIII
AL CARDINALE ELIA DALLA COSTA,
ARCIVESCOVO DI FIRENZE.
IN OCCASIONE DELLA
MISSIONE CITTADINA

 

Diletto Figlio Nostro,
salute ed Apostolica Benedizione

— Con grande soddisfazione dell'animo abbiamo appreso dalla viva voce del di Lei Arcivescovo Coadiutore che Firenze si appresta a celebrare la solenne Missione cittadina.

L'annunciato avvenimento preparato con tanta solerzia si svolgerà certo felicemente, così da lasciare un'orma profonda nella storia religiosa della città.

Siamo assai lieti di potere ora in modo singolare offrire un segno della Nostra predilezione a codesta città, particolarmente benedetta da Dio, e di cui abbiamo in cuore un carissimo ricordo, che si ricollega alle Nostre primizie sacerdotali: infatti il 13 agosto del 1904, sulla via del ritorno da Roma verso la regione natia, celebrammo la Nostra terza Santa Messa proprio nella Basilica della SS.ma Annunziata.

La mente ama ritornare alle impressioni, che di Firenze conserviamo intatte : alla luminosa trasparenza dei colli che la cingono, alla classica nobiltà dei suoi palazzi, alle chiese antiche e gloriose, testimonianze monumentali della sua Fede, ai capolavori dell'arte, in essa racchiusi, espressioni dell'armonia interiore che risplende nell'amabilità e fortezza dei suoi Santi e nel genio del suoi poeti ed artisti.

È ben naturale pertanto che Ci rallegriamo al pensiero che i Fiorentini di oggi non vogliano rimanere secondi ai loro padri nell'attaccamento alla Fede, ed intendano dare una pubblica prova di edificante fervore, affinché la loro città sia motivo di ammirazione specialmente per lo splendore dei suoi valori spirituali, che trascendono il tempo.

« La Chiesa Madre nostra », il tema che sarà offerto nei giorni delle missioni all'approfondimento della pietà e dello studio, corrisponde ad un Nostro intimo desiderio. Con esso si è assai opportunamente posto l'accento su una magnifica realtà della, fede cattolica, che può e deve animare di feconde convinzioni la vita dei fedeli.

Ai giorni nostri sembra più intimamente sentito il bisogno di fraterna collaborazione e di intesa, reciproca, e pertanto l'illustrazione della maternità della. Chiesa può trasfigurare tale esigenza nella luce della verità e della grazia cristiana. Nella Chiesa, infatti, i fedeli entrano a far parte dell'unico Corpo Mistico di Cristo; rigenerati nel Battesimo, nutriti del Pane Eucaristico, sostenuti dagli altri Sacramenti e mezzi di grazia, essi trovano in essa la fonte continua della vita; che li rende « consorti della divina natura » (1), e li stringe in vincoli di intima e fraterna carità, di mutuo e soccorrevole aiuto.

Nutriamo pertanto in cuore la lieta speranza che, dall'approfondimento di questa grande verità, codesti diletti figli irrobustiscano l'amore

la fedeltà alla Chiesa, Madre benefica, che in ogni circostanza del ciclo liturgico e del suo magistero ha a cuore la salute dei propri figli.

Confidiamo infine che la Missione possa efficacemente contribuire a dare più vigoroso rilievo alla Parrocchia, nella quale prende forma.

robustezza la vita cristiana, veramente degna di questo nome. In essa, infatti, la maternità della Chiesa dispiega la sua piena efficacia: i fedeli vi formano come una vera famiglia, riunita attorno all'altare,

protesa alla diffusione della verità e del calore del Vangelo in tutti i ceti della società, nella pratica generosa della carità, del buon esempio, dell'impegno concorde di tutti i suoi membri.

Affinché particolari frutti maturino dall'annunziata Missione — specialmente per quanto riguarda la santificazione della famiglia., la retta formazione della gioventù e lo sviluppo dell'Azione Cattolica: — Noi invochiamo fervidamente l'aiuto di Dio, per l'intercessione della Vergine Santissima, di S. Giovanni Battista, di Sant'Antonino e di tutti i Santi Patroni della città del Fiore. E, in pegno dei doni divini, come pure a conferma della Nostra, speciale benevolenza, vogliamo impartire a Lei, diletto Signor Cardinale, al Suo zelante Arcivescovo Coadiutore, ai valenti Missionari, al Clero e alla popolazione fiorentina la Nostra propiziatrice Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, il 31 agosto dell'anno 1960, secondo del Nostro Pontificato.

IOANNES PP. XXIII

 


*A.A.S., vol. LII (1960), n. 14, pp. 946-947.

(1) 2 Petr. 1, 4.

 



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