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RADIOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE
GIOVANNI XXIII

AI FANCIULLI INFERMI,
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA
PER I RAGAZZI AMMALATI

Domenica, 15 febbraio 1959

 

In occasione della « Giornata per i Ragazzi Ammalati » torna particolarmente gradito al Nostro cuore, che in sé racchiude gioie e dolori di tutti i nostri figli, rivolgere il Nostro pensiero e la Nostra parola a quelli che, fra di essi, Ci sono prediletti e per la tenera età e per la precoce sofferenza.

Come Gesù amava ed ama con preferenza speciale i piccoli, « perchè di essi è il Regno dei Cieli », così Noi intendiamo essere vicini, col Nostro paterno affetto, a tutti i cari ragazzi ai quali, nell'età rosea delle più belle speranze, già si è schiusa la dolorosa via della Croce.

Assicuriamo pertanto a tutti cotesti diletti figli che la Nostra preghiera incessantemente sale al Signore, per chiedergli con immensa fiducia di ridonar loro presto la sospirata guarigione, la serenità e il conforto nella prova passeggera, la rassegnazione filiale ai suoi santi voleri. Al tempo stesso li invitiamo ad offrire le loro tribolazioni per la Santa Chiesa, per la conversione dei peccatori, per la duratura pace fra gli uomini, secondo le Nostre intenzioni. Così facendo, essi arricchiranno ognor più di meriti la loro vita, che è gradita al Signore come profumo di incenso.

Mentre poniamo le sofferenze di tanti piccoli nelle mani immacolate di Maria, affinché Essa le porga al Suo Figlio Divino, Ci è caro confermare i Nostri voti con la propiziatrice Benedizione Apostolica, che impartiamo di cuore a tutti i ragazzi malati, alle loro famiglie, come pure ai Dirigenti e Soci dei Movimenti Giovanili di Azione Cattolica.

 



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