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LEONE XIII

EPISTOLA

PERLIBENTI QUIDEM

 

Ai Venerabili Fratelli Arcivescovi e Vescovi della Repubblica Messicana.
Il Papa Leone XIII. Venerabili Fratelli, salute e Apostolica Benedizione.

Abbiamo ritenuto giusto assecondare la vostra unanime preghiera, la quale chiedeva che Noi arricchissimo di alcuni appropriati complementi il rito del divino Ufficio che il Nostro illustre Predecessore Benedetto XIV aveva accordato per onorare la Beata Vergine di Guadalupa, principale Patrona della vostra gente. Noi conosciamo, effettivamente, quale stretto rapporto leghi il culto per la divina Madre alla nascita e alla diffusione della fede cristiana fra i Messicani; un’ammirabile serie di vicende — come i vostri annali riferiscono — ha indotto alla venerazione, fin dall’origine, di codesta sua Immagine. Noi conosciamo la crescente devozione verso il suo santissimo santuario di Tepic, per il quale vi adoperate tanto affinché possa godere di maggior splendore. Ad esso, meta comune di preghiere, devote moltitudini si dirigono con consolante frequenza, da tutte le regioni della Repubblica. Queste sono le stesse ragioni che alcuni anni fa Ci indussero, a nome Nostro e con la Nostra autorità, ad ordinare che l’augusta Immagine della vostra Regina fosse incoronata con un diadema d’oro.

In tal modo, Venerabili Fratelli, Ci piace rendere noto che Noi abbiamo voluto dimostrare con una testimonianza particolare quanta gioia Ci derivi dalla grandissima armonia che regna felicemente sia nel vostro gruppo di Vescovi, sia in tutto il clero e nel popolo: il che conferma la saldezza dei vincoli che vi uniscono a questa Sede Apostolica. Poiché voi stessi riconoscete che la creatrice e la migliore custode di questa concordia è la dolcissima Madre di Dio, venerata sotto il nome di Guadalupa, tramite vostro esortiamo con vivo affetto il popolo Messicano a conservare la devozione e l’amore verso di Lei, insigne gloria e sorgente di preziosissimi favori. Gloria e sorgente innanzi tutto della fede cattolica, della quale nessun bene è più eccelso e che, quantunque sia esposta ai nostri giorni ai più pesanti attacchi, tuttavia è certo e assolutamente provato che presso di voi resterà intatta e solida con quella stessa pietà che durò a lungo, e sempre meritoria, presso i vostri padri.

Pertanto, tutti venerino ed onorino ogni giorno con crescente amore la potentissima Patrona: dal suo efficacissimo patrocinio deriveranno ogni giorno grandi doni di salvezza e di pace per tutti. Formulando di cuore questi auguri, quale pegno del Nostro profondo affetto impartiamo nel Signore la Benedizione Apostolica a ciascuno di voi, Venerabili Fratelli,al clero e ai fedeli affidati alle vostre cure.

Dato a Roma, presso San Pietro, il 2 agosto 1894, anno decimosettimo del Nostro Pontificato.

 

LEONE PP. XIII

 



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