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La Parola di Dio
sorgente del rinnovamento della Chiesa

di Nikola Eterovic
Segretario generale del Sinodo dei Vescovi

Con la solenne concelebrazione eucaristica di domenica 5 ottobre presieduta da Benedetto XVI, inizia la xii Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. La conclusione è prevista per domenica 26 ottobre. Con l'inno Veni Creator, all'inizio dei lavori sarà invocata l'assistenza dello Spirito Santo, mentre al termine i partecipanti, con il canto del Te Deum, renderanno grazie a Dio per l'abbondanza dei doni ottenuti. L'assise sinodale si svolgerà dunque nel corso di tre settimane nella preghiera e riflessione, in un clima caratterizzato da profonda comunione ecclesiale e da sentita collegialità episcopale, propria dei vescovi cattolici riuniti intorno al vescovo di Roma, Capo dell'ordo episcoporum.
Nell'ascolto della Parola di Dio, nella sua gioiosa celebrazione e nella riflessione sul suo contenuto, si svolgeranno i lavori dell'Assise alla quale prenderanno parte 253 padri sinodali, rappresentanti di 13 Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, di 113 Conferenze episcopali, di 25 Dicasteri della Curia Romana, e dell'Unione dei superiori generali. Essi provengono dal mondo intero:  51 dall'Africa, 62 dall'America, 41 dall'Asia, 90 dall'Europa e 9 dall'Oceania. All'Assemblea sinodale prendono parte a vario titolo:  173 padri eletti, 38 ex officio, 32 nominati da Benedetto XVI e 10 eletti dall'Unione dei superiori generali.
All'Assemblea sinodale prenderanno parte, poi, 41 esperti, provenienti da 21 Paesi, e 37 uditori, pervenuti da 26 Paesi. Con il personale che renderà vari tipi di assistenza ai lavori, parteciperanno oltre 400 persone a questo evento dello Spirito.
L'assise sinodale avrà anche una dimensione ecumenica. Saranno presenti in qualità di delegati fraterni rappresentanti di 10 Chiese e comunità ecclesiali, che con i cattolici condividono l'amore e la venerazione per la Sacra Scrittura. Oltre al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, saranno rappresentati i Patriarcati di Mosca, di Serbia e di Romania, la Chiesa Ortodossa di Grecia e la Chiesa Apostolica Armena, come pure la Comunione Anglicana, la Federazione Luterana Mondiale, la Chiesa dei Discepoli di Cristo, e anche il Consiglio Ecumenico delle Chiese.
Ai lavori sinodali prenderanno parte inoltre 3 invitati speciali da Benedetto XVI. Il primo a intervenire sarà il rabbino capo di Haifa Shear Yashyv Cohen, che presenterà come il Popolo ebraico legge e interpreta la Sacra Scrittura che è, in grande parte, condivisa dai cristiani, da essi denominata Antico Testamento. Successivamente prenderanno parola anche gli altri due invitati speciali:  il Reverendo Dottor A. Miller Milloy, segretario generale dell'United Bible Societies, e fratel Alois, priore della Comunità di Taizé.
La xii Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sarà ricordata anche per l'applicazione per la prima volta dell'Ordo Synodi Episcoporum che è stato aggiornato nell'anno 2006. Nel Proemio ne sono indicate le ragioni. Si è voluto esprimere in norme giuridiche lo sviluppo della prassi sinodale nel corso dei 40 anni della sua esistenza, tenendo conto, in particolare, delle norme del Codice di Diritto Canonico e del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, promulgati rispettivamente nel 1983 e nel 1990.
Senza pretesa di indicare tutte le modifiche della prassi sinodale recepite, può essere interessante rilevare che sono state segnalate in modo più preciso e logico le prerogative del Pontefice, Presidente del Sinodo dei Vescovi. Inoltre, sono state definite più chiaramente le competenze del Relatore generale e del Segretario speciale che nel corso delle Assemblee sinodali svolgono un ruolo assai importante.
Nel Regolamento è stata meglio recepita la collocazione giuridica delle venerande Chiese Orientali Cattoliche sui iuris. Esse possono essere rappresentate dai Capi delle rispettive Chiese o, se questi si trovano nell'impossibilità di partecipare all'Assemblea sinodale, da un designato, scelto dal Capo con il consenso del Sinodo della Chiesa sui iuris. Inoltre, le Chiese Orientali Cattoliche che hanno un numero di vescovi superiore a 25 possono scegliere un altro rappresentante per le Assemblee generali ordinarie del Sinodo dei Vescovi. Pertanto, per la prima volta si avranno, per quanto riguarda le Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, tre categorie di rappresentanti:  ex officio, ex designatione e ex electione.
Il Regolamento del Sinodo dei Vescovi recepisce, oltre agli interventi scritti dei padri sinodali, la discussione libera. Essa avrà luogo nel corso di ogni Congregazione generale pomeridiana dalle 18 alle 19. Inoltre, dato che ogni padre sinodale avrà a disposizione per il suo intervento ufficiale 5 minuti, è aumentato il tempo di discussione libera durante i lavori sinodali, come per esempio dopo le due Relazioni del Relatore generale, e per il Messaggio (Nuntius). Vi saranno momenti di discussione libera anche dopo cinque relazioni, ognuna di 10 minuti, nelle quali cinque vescovi indicheranno come il tema della Parola di Dio è percepito nei cinque continenti. Si tratta di un'altra novità metodologica, che permetterà di avere informazioni più precise sulla realtà delle Chiese particolari nei singoli continenti. La discussione seguirà anche dopo la relazione, di circa 30 minuti, sulla recezione dell'Esortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis, la prima di Benedetto XVI.
La Parola di Dio, tema della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, interpella tutti i cristiani, anzi tutti gli uomini di buona volontà.

 

(© L'Osservatore Romano 4 ottobre 2008)