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Il sinodo definisce la nuova evangelizzazione

Una finestra sul mondo

La nuova evangelizzazione riesce nella misura in cui nella Chiesa si rivitalizza la fede vissuta anzitutto come esperienza personale di Gesù di Nazaret. È la convinzione diffusa tra i padri sinodali che l'hanno rappresentata nelle tante forme diverse di pensiero e linguaggio proprie delle culture di provenienza. In qualche modo è stata questa convenienza il punto di partenza della seconda settimana dei lavori assembleari spesa, in particolare a definire cosa è la nuova evangelizzazione, come può realizzarsi nella pluralità culturale e nella fede dell'unico annuncio cristiano; in situazioni di minoranza religiosa, in contesti di pace e guerra, di crisi economica o di benessere, povertà e malattia. Il sinodo ha offerto una vasta panoramica della ricerca in atto sia nei Paesi di antica cristianità che in quelli dove tuttora si dispiega la missio ad gentes. Senza mai tralasciare di riflettere sulle sfide alla fede cristiana entro un contesto vivo e pulsante che caratterizza l'attuale panorama internazionale. Si può dire infatti che il sinodo si svolge con le finestre spalancate sui punti di crisi più delicati per la pace e la vita della gente nelle diverse aree del mondo.
In settimana, infatti, tre indicatori hanno contribuito a diffondere un'immagine viva e vigile del sinodo che ha dato rilievo al primato della fede e a quello della carità tradotta in segno concreto di prossimità con quanti soffrono.
La settimana si era aperta con una testimonianza straordinaria di fede e a sostegno per l'Anno della fede giunta con un messaggio di monsignor Lucas Ly Jingfeng, vescovo di Fengsiang in Cina. Presule novantenne liberato nel 1979, dopo vent'anni di carcere durante la rivoluzione culturale cinese. Nello stesso giorno il cardinale Tarcisio Bertone ha annunciato la delegazione voluta dal Papa per visitare la Siria in segno di vicinanza e solidarietà con tutta la popolazione duramente provata dal conflitto. E il giorno successivo lo stesso segretario di Stato ha comunicato un'altra iniziativa importante del Papa a servizio dell'evangelizzazione: nel prossimo mese di giugno tutti i nunzi, delegati apostolici e osservatori permanenti della Santa Sede sono stati convocati a Roma per approfondire il senso della missione dei rappresentanti pontifici nelle circostanze odierne. Un segno di coerenza tra parola e azione che Benedetto XVI, considerando la priorità dell'annuncio e della testimonianza su ogni altra cosa, chiede a tutti i livelli della Chiesa.
Tutto l'ambito della nuova evangelizzazione è stato indagato e descritto dai numerosi interventi dei padri sinodali, dai delegati fraterni, dai religiosi e laici invitati. I tratti del nuovo evangelizzatore saranno precisati nelle proposizioni finali così come l'affidamento che occorre fare specialmente sulle donne e i giovani. Si terrà nel debito conto la dimensione ecumenica della nuova evangelizzazione, la pastorale della salute come vasto ambito in cui diffonderla e la novità che l'annuncio del Vangelo rappresenta nel tempo dei nuovi media. Essi sono ormai l'habitat entro cui sempre più la gente vive e respira.

c.d.c.