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Dalla storia guardando al futuro


La sospensione delle pubblicazioni de «L'Osservatore della Domenica»

Con l'ultimo numero di quest'anno «L'Osservatore della Domenica» sospenderà le sue pubblicazioni. Il motivo di questa decisione - che, è inutile nasconderlo, certamente dispiacerà a molti lettori - risiede nel rinnovamento, in atto dallo scorso 27 ottobre, di tutto «L'Osservatore Romano». Un giornale che è costituito dal quotidiano insieme alle sue edizioni periodiche e il cui rinnovamento comporta il concentrarsi dello sforzo sul quotidiano, che iniziò a essere pubblicato nel 1861, e sulle sue edizioni nelle diverse lingue, avviate nella seconda metà del Novecento.
Il dopoguerra vide infatti succedersi la realizzazione delle prime edizioni settimanali: dal 1949 l'italiana; dalla fine dello stesso anno quella francese, agli inizi pubblicata in Francia e dal 1951 in Vaticano; dallo stesso 1951 - dopo un progetto ideato già nel 1931 in Argentina ma mai realizzato - quella in spagnolo, stampata su iniziativa privata a Buenos Aires e solo dal 1969 in Vaticano; dal 1968 l'edizione inglese; dal 1970 quella in portoghese; dal 1971 quella tedesca, che dal 1986 è stampata in Germania; dal 1980, infine, l'edizione mensile polacca.
«L'Osservatore della Domenica» risale invece agli anni Trenta, durante lo straordinario sviluppo impresso da Pio XI a tutta l'informazione della Santa Sede, tema che per la sua modernità meriterebbe studi approfonditi. Mentre infatti il direttore del quotidiano Giuseppe Dalla Torre dirigeva tra il 1930 e il 1938 «L'illustrazione vaticana» - un periodico dove le immagini giocavano un ruolo primario, che fu pubblicato anche in francese, spagnolo, tedesco e nederlandese, e al quale collaborò con pseudonimi Alcide De Gasperi, allora in Biblioteca Vaticana - iniziò a uscire nel 1934 il settimanale illustrato «L'Osservatore Romano della Domenica».
Intanto nel 1937 veniva nominato sostituto della Segreteria di Stato un prelato sensibilissimo ai problemi dell'informazione, Giovanni Battista Montini, che nel 1939 istituì il primo ufficio informazioni della Santa Sede affidandolo al quotidiano vaticano, mentre per sua iniziativa nel 1942 cominciò a essere pubblicata in Vaticano una nuova rivista illustrata, il mensile «Ecclesia», che sarebbe durata fino al 1960.
Dal 1947 «L'Osservatore Romano della Domenica» fu diretto da un giornalista e fotografo di doti straordinarie, l'indimenticabile e carissimo Enrico Zuppi (1909-1992), e nel 1951 divenne «L'Osservatore della Domenica», presto trasformato in una testata tanto importante e autorevole dal punto di vista giornalistico quanto raffinata graficamente. Nel 1979 Zuppi lasciò per limiti di età il suo ruolo e da allora «L'Osservatore della Domenica» venne pubblicato come inserto nel numero domenicale del quotidiano, dal 1985 affidato alle cure appassionate e intelligenti di Raffaele Alessandrini. Le esigenze del rinnovamento impongono la sospensione delle sue pubblicazioni. Ma in vista di una nuova rivista, che possa rinverdire la straordinaria stagione dei periodici illustrati vaticani.

g.m.v.

(© L'Osservatore Romano 02/12/2008)