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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 12 ottobre 1975

Un nuovo Santo! Voi già ne avete notizia: Oliviero Plunkett; noi lo abbiamo canonizzato questa mattina, con nostra grande e particolare soddisfazione; sapete perché? per il suo molteplice carattere rappresentativo. Sarà interessante ed utile per tutti avere qualche più copiosa notizia della sua vita, che già il nostro venerato Predecessore, Papa Benedetto XV, nel 1920, dichiarandolo Beato, cioè degno di venerazione locale, aveva già fatto emergere dalla penombra della storia passata, che ne circoscrive la vita nel secolo XVII, e precisamente dal 1625 al 1681. Perché rappresentativo? innanzi tutto perché Oliviero Plunkett era Irlandese. Un'isola, questa Irlanda, che ben a ragione fu detta, e rimane, terra di Santi. Presto convertiti al cristianesimo, questi Gaelici crearono nella loro terra una costellazione di centri religiosi, i primi monasteri dell'Occidente, con S. Patrizio in testa e San Columba, per citare i più celebri; poi diffusero per l'Europa Santi Fondatori, la cui diaspora ha avuto grande importanza, analoga a quella dei Missionari Irlandesi del nostro tempo, araldi del Vangelo in America, nell'Africa Centrale e del Sud specialmente, in Australia.

In Europa si venerano ancora S. Colombano a Bobbio, S. Frediano a Lucca, S. Orso in Val d'Aosta, S. Gallo in Svizzera, S. Kiliano in Franconia, e così via. E S. Oliviero è un tipico autentico cattolico romano; fu a Roma, come sapete, per diversi anni; a Roma divenne Sacerdote, a Roma esercitò il ministero e la carità, dimorò tre anni a S. Girolamo della Carità, a Roma insegnò a «Propaganda Fide». Poi fu Vescovo, Arcivescovo anzi e Primate d'Irlanda, ad Armagh, anche durante anni di acerba e insidiosa persecuzione (non indarno Cromwell ne era stato maestro); pastore zelantissimo e testimonio della fede e della comunione dell'unità con la Chiesa Cattolica e con Roma. Fu uomo di grande santità, per austerità della vita, per zelo pastorale, per gravità e serenità di carattere. E fu martire, com'è noto, tradito da fratelli infedeli, e a Londra affrontò impavido un barbaro martirio, perdonando e domandando pace ai suoi persecutori, quasi profeta d'un ecumenismo che noi oggi vogliamo sentire vicino e fraterno. Invochiamo dunque il nuovo Santo, e con lui la Regina dei Santi.



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