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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 24 luglio 1977

 

Domenica è sempre festa. Festa per la sospensione del lavoro servile e professionale, cioè per il riposo dalla fatica consueta, che lega l’attività alle cose profane e vincola la libertà personale agli interessi economici e sociali. Esprimiamo un riconoscimento al merito di chi è obbligato a prestare la sua opera ed il suo tempo per servizio indispensabile alla comune necessità, anche nei giorni festivi. Ma ricordiamo sempre ch’essi sono festivi: e non solo destinati al riposo fisico, o allo svago dello spirito, ma destinati anche principalmente al respiro dell’anima, cioè al momento religioso. «Ricordati di santificare la festa», predica il perenne precetto della legge divina.

Noi lo vogliamo ricordare questo precetto, affinché esso, nel periodo estivo più che mai, cioè in quel margine di tempo, rimasto disponibile alla scelta delle nostre occupazioni, conservi o riacquisti la sua giusta importanza.

Il momento religioso è fatto per Dio: uccelli dalle ali mozzate noi siamo, se non abbiamo la capacità di elevarci col volo d’un pensiero, d’un Preghiera, d’una visione panoramica della vita alla ricerca, alla presenza, all’incontro filiale e beato col Dio dell’universo, col Padre nostro che sta nei cieli. È dovere primo, è espressione qualificante del nostro essere superiore, intelligente e fatto apposta per questo momento festivo, religioso, il quale dà senso, dà valore, dà speranza, dà conforto, dà poesia alle nostre giornate monotone, pesanti e prosaiche del nostro calendario consueto.

Se poi pensiamo che questa ora di pienezza spirituale è da noi vissuta con la partecipazione alla Messa, alla celebrazione prolungata nel tempo, estesa nello spazio, del sacrificio della Croce, dal quale il dolore e l’amore senza limiti di Cristo Redentore inondano i nostri cuori aridi e pur sofferenti, un’ebbrezza sempre nuova dovrebbe caratterizzare tale nostra presenza alla Messa festiva.

E così figli carissimi: voi lo saprete; e per questo noi ve lo ricordiamo con animo giubilante e supplicante.

                                                      



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