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PAOLO VI

UDIENZA GENERALE

Mercoledì, 18 ottobre 1967

 

La Santità tende alla piena imitazione di Cristo

Diletti Figli e Figlie!

Sapete certamente anche voi che in questi giorni, a Roma, si conclude il III Congresso mondiale per l'Apostolato dei Laici, che costituisce un avvenimento importante nella vita della Chiesa in questo periodo Post-conciliare, che deve segnare una fase di rinnovamento del cattolicesimo. Per essere un avvenimento celebrato da Laici e per i Laici interessa tutti i movimenti, associazioni, attività del Laicato cattolico in seno alla Chiesa, e interessa nello stesso tempo, almeno indirettamente, tutti i Fedeli, che compongono la comunità ecclesiale; interessa pertanto anche voi, carissimi visitatori, che, venendo oggi a questo incontro con Noi, Ci trovate occupati, nel cuore e nell’opera, al buon esito di questo tanto significativo Congresso.

Ebbene, Noi vogliamo che anche voi, quasi profittando della vostra presenza nella Città Eterna mentre tale Congresso si svolge, aveste a raccogliere qualche beneficio. Un beneficio, che può essere vostro anche se non partecipate al Congresso per l’Apostolato dei Laici, è la lezione, ch’esso dà a tutti i Laici-Fedeli membri della Chiesa, una lezione che i documenti conciliari, che tanta apologia fanno del Laicato cattolico, autorevolmente ripetono; e cioè ogni Laico deve essere un perfetto cristiano. I Laici non sono cristiani di secondo ordine, di dubbia fedeltà alla Chiesa e di scadente osservanza degli impegni sacrosanti del loro battesimo; anche essi sono chiamati alla perfezione cristiana, all’amore di Dio e del prossimo, alla santità; una santità confacente al loro genere di vita nel mondo, secolare come si dice, ma non per questo tepida e transigente verso le debolezze umane e le tentazioni del secolo; una santità che tende alla pienezza della carità e dell’imitazione di Cristo.

Questo ci dicono i Nostri figli e fratelli vostri del Laicato riuniti a Congresso; ed alla prima lezione un’altra ne aggiungono; e questa proprio loro caratteristica; e cioè essi ricordano a tutti i Laici, che vogliono vivere realmente la loro vocazione cristiana, che non basta essere cattolici: di nome, di abitudine, di professione, di appartenenza tradizionale e sociologica alla Chiesa; bisogna essere cattolici operanti, cattolici militanti, cattolici apostoli. La qual cosa, come subito ci si accorge riflettendo, è di estrema importanza, di grande complessità e di urgente attualità; anche perché investe ogni singolo fedele.

Non vi diciamo di più. Pensiamo che voi conosciate queste cose. Ma siamo felici che Ci sia offerta occasione per ricordarle a voi, Figli carissimi, e di dare a questa Udienza significato particolare con l’invito che da quelle due lezioni ci viene: occorre essere cattolici autentici e cattolici operosi! È, ancor più che raccomandazione, questa l’intenzione Nostra per voi, con la quale tutti e di cuore vi benediciamo.


Dopo il Discorso all’intera udienza il Santo Padre saluta i pellegrini giunti dall’estero.

Ai pellegrini olandesi Sua Santità rivolge il seguente augurale saluto:

Nous adressons un salut spécial et particulièrement cordial à Nos chers Fils de Hollande, les lecteurs du périodique Katholieke Illustratie, venus à Rome pour tette audience, à l’occasion du centenaire de la fondation de leur belle revue.

Merci, chers Fils et Filles, de votre démarche, qui témoigne si éloquemment de votre attachement à l’Eglise et au Saint-Siège.

A la célébration des cent ans de votre méritant hebdomadaire, vous associerez la pensée d’un autre solennel anniversaire, que toute l’Eglise est invitée à fêter avec Nous tette année: celui du martyre que Saint Pierre et Saint Paul subirent ici à Rome il y a dix-neuf cents ans.

Priez sur leurs tombes, chers Fils, et renouvelez-y la ferveur de votre foi et vos résolutions de vie pleinement chrétienne, et que d’abondantes grâces descendent sur vous et sur vos familles par la Bénédiction Apostolique que de tout cœur Nous vous accordons.

Aan Ü allen, bemende zonen en dochters, Onze beste wensen en de Apostolische Zegen.

Infine l’Augusto Pontefice si rivolge nei seguenti cordialissimi termini al grande pellegrinaggio di Berlino.

Ein besonderer Gruss gilt heute auch den Pilgern aus dem Bistum Berlin, die mit ihrem Bischof, Kardinal Bengsch, an der Spitze, zu Ehren ihrer Schutz-Patronin Sankt Hedwig nach Rom und Viterbo wallfahren.

Liebe Berliner! Wir freuen Uns über eure Treue. Bleibt allzeit fest im Glauben und verliert nie die Hoffnung. Betet zu eurer grossen Heiligen, auf dass ihre Fürbitte den Frieden erwirke, die Wölker verbinde, und euch allen eine Zukunft in der Einheit der Liebe Christi schenke. Dazu erteilen wir euch, geliebte Sohne und Tochter, von Herzen den Apostolischen Segen.

                                                               



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