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LETTERA

SIAMO PROFONDAMENTE*

DEL PAPA PAOLO VI
AL CARDINAL ALFREDO OTTAVIANI
IN OCCASIONE DELLA DEPOSIZIONE
DAL RUOLO DI PROPREFETTO DELLA SACRA CONGREGAZIONE
PER LA DOTTRINA DELLA FEDE.

 

Signor Cardinale,

Siamo profondamente sensibili al nobilissimo gesto, con cui Ella, dando una nuova, alta conferma del suo « sensus Ecclesiae », ha voluto mettere a Nostra disposizione l'incarico di Pro-Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, al quale L'aveva chiamato la fiducia dei Nostri Predecessori, da Noi rinnovata con la stima e la devozione ch'Ella conosce.

Sentiamo infatti di esserLe debitori dell'instancabile esempio e del prezioso insegnamento, di cui facemmo personalmente tesoro nei primi anni del Nostro umile e volenteroso servizio nella Segreteria di Stato. E sappiamo che quella dedizione fervorosa e tenace, di cui fummo spettatori e alunni edificati, La distinse continuamente nei successivi incarichi, sempre più delicati e gravosi, che Ella ebbe nella Curia Romana, dedicandovisi con mente di studioso, maestro autorevole di diritto, con cuore di sacerdote dedito al sua generoso ministero, con tenerezza di figlio amantissimo dei Sommi Pontefici.

Desideriamo pertanto ringraziarLa di gran cuore per tale diuturna fedeltà alla Chiesa, che adesso pienamente rifulge nell'ammirevole disponibilità, da Lei manifestata, con tratto devoto, in quest'ora di distacco dal suo quotidiano campo di lavoro.

La rinuncia che Ella compie, a motivo specialmente della cresciuta debolezza della facoltà visiva, non rimarrà senza ricompensa; e Noi preghiamo il Signore, affinché la trasformi in perenne sorgente di conforto e di letizia per l'avvenire, e in splendente corona di merito nella Patria celeste, mentre siamo certi che la sua esperta saggezza ed il suo fervido zelo continueranno a spendersi senza riserve e con grande frutto per l'utilità della Santa Chiesa, e per la sua prediletta azione di apostolato e di carità.

Amiamo intanto raccomandarle le Nostre universali intenzioni, e, assicurandoLe il continuo ricordo che germina dalla Nostra stima e dalla Nostra benevolenza, di gran cuore La benediciamo, unitamente a tutte le persone a Lei care.

Dal Vaticano, 6 gennaio 1968, quinto del Nostro Pontificato.

PAULUS PP. VI

 


*A.A.S., vol. LX (1968), n. 2, pp. 76-77

 

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