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DISCORSO DI PAOLO VI
ALLE SUORE DELLA CARITÀ
DELLE SANTE BARTOLOMEA CAPITANIO E VINCENZA GEROSA

Sabato, 5 maggio 1973

 

Paolo VI ha oggi un paterno dialogo con il consiglio generalizio e le madri provinciali delle Suore della Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, con la superiora generale, madre Angela Maria Campanile.

Anzitutto Paolo VI chiede: «Cosa state facendo?». Le suore, impegnate in questi giorni negli esercizi spirituali, hanno come dono dal Papa una parola di gioia, di conforto, di certezza e di speranza. Conosciamo la vostra grande irradiazione, dice Paolo VI. «Vi ricevo con tanto piacere, per dirvi grazie, perché quattro vostre consorelle stanno al servizio della nostra casa». Dopo aver sottolineato la generosità e la bontà di queste religiose, il Papa rende partecipi le presenti di alcuni suoi toccanti ricordi: ricordi cordiali della tenera età e dei rapporti che la sua famiglia ha avuto con la Congregazione.

Paolo VI rammenta quindi alle suore il gaudio spirituale, caratteristico e proprio di questo tempo liturgico. Esso è nel programma e nello statuto della vita cristiana un contrassegno della loro scelta. «Il gaudio spirituale è gioia, pace, sicurezza. La nostra parola vuole essere un augurio e una raccomandazione». Dopo aver accennato ai pericoli che si affacciano oggi anche negli istituti religiosi, il Papa raccomanda di vivere in pienezza la letizia della vita cristiana. «La suora ha scelto di vivere soltanto per Gesù. Deve essere forte, infuocata come le vostre fondatrici. Il mondo forse non sempre riesce a capire le vostre scelte. Voi vi siete liberate dalla schiavitù del mondo. Avete seguito una ispirazione che è vocazione. Nel seguire lo spirito delle fondatrici, oggi v’è urgente bisogno di coraggio, forza, sacrificio, distacco. Dovete dire “sì” con cuore sempre nuovo nel canto dell’ Alleluia pasquale che viene dopo la crocifissione».

Dopo aver ancora sottolineato la grande gioia che deve possedere l’anima consacrata a Dio, il Papa aggiunge: «Gioite sempre. Abbiate il sorriso nel cuore e sulle labbra; diffondete la letizia spirituale, il sorriso trasparente». Riallacciandosi quindi al pensiero di San Paolo che esortava i cristiani ad essere contenti nel Signore, il Papa esorta le suore a testimoniare con la loro vita questa nota singolare: la gioia. «Voi avete scelto la strada migliore. Avete rinunciato a tutto, ma vivete nella gioia. Vi segua la nostra stima, la nostra preghiera e la nostra benedizione».



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