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DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
ALL’ISPETTORATO DI PUBBLICA SICUREZZA PRESSO IL VATICANO

Giovedì, 31 gennaio 1974

 

Si rinnova oggi un incontro tradizionale, ma sempre assai gradito, che offre l’occasione a voi di porgerci gli auguri per il nuovo anno da poco iniziato, e a noi di manifestare la nostra soddisfazione e la nostra gratitudine a quanti svolgono il delicato incarico di tutori dell’ordine pubblico presso la nostra dimora vaticana.

Grazie a tutti di cuore per tanta cortesia, e grazie specialmente a Lei, Signor Ispettore, per le amabili ed elevate parole che ha voluto indirizzarci anche a nome dei suoi degni e solerti dipendenti.

Questo vostro atto di omaggio, lo sappiamo bene, non si esaurisce in un gesto di pura formalità, ma è un riflesso della fedeltà, generosità e alta coscienza con cui svolgete le vostre delicate funzioni, e che le assillanti cure del nostro apostolico ministero non ci impediscono di avvertire e di apprezzarne tutto il valore.

Comprenderete così con quale animo noi ricambiamo i vostri fervidi e graditissimi auguri. Come abbiamo potuto capire dalle espressioni or ora a noi rivolte, il contatto con gli avvenimenti che si svolgono nel cuore della cattolicità non trova in voi testimoni indifferenti o semplici spettatori, ma fa vibrare i vostri cuori di un amore più appassionato verso la Chiesa e vi fa partecipare più da vicino alla sua vita, come pure alle sollecitudini e alle speranze del suo Supremo Pastore. Ed allora noi vi auguriamo che il Signore vi stabilisca sempre più fermamente in queste nobili disposizioni, e la luce sacra e sublime che si irradia dal centro della vita cattolica arricchisca sempre di più i vostri animi, orientandoli verso i grandi ideali della fede; lo richiede la responsabilità del vostro officio, e lo esige l’onore di Roma, di questa Città unica al mondo, perché, per divina disposizione, racchiude in sé la Tomba del Principe degli Apostoli e il vivo Magistero della sua Cattedra di verità.

È quanto noi imploriamo di cuore con la nostra fervida preghiera a Dio, e con questa consolante certezza impartiamo a voi e ai vostri familiari il conforto dell’Apostolica Benedizione.

                        



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