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DISCORSO DEL CARD. GIOVANNI VILLOT,
A NOME DEL SANTO PADRE PAOLO VI,
A CONCLUSIONE DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI
NELLA CAPPELLA MATILDE

Sabato, 9 marzo 1974

 

Sono stato incaricato ieri sera da Sua Santità di portare a voi tutti qui presenti il suo paterno saluto e il suo compiacimento al termine di questi giorni di riflessione e di raccoglimento. Pur non avendo potuto, con suo vivo rammarico, partecipare agli esercizi spirituali per motivi di salute, il Santo Padre è stato spiritualmente unito a noi con la sua preghiera quotidiana. Ora egli sta meglio ed avrebbe voluto, come fa ogni anno, concludere con la sua parola le nostre adunanze. Ciò non gli è stato possibile per una ovvia ragione di prudenza.

Ho quindi l’onore - prosegue il Segretario di Stato - di esprimere a suo nome i suoi stessi sentimenti. Prima di tutto il Papa ringrazia Mons. Pironio per avere così prontamente accettato questo invito e per avere così profondamente edificato con la sua dottrina e la sua pietà durante questa settimana. Quindi il Santo Padre ringrazia altresì i Cardinali che hanno voluto partecipare a questo corso di esercizi spirituali come pure i prelati, i sacerdoti e i religiosi che insieme uniti nella meditazione e nella preghiera hanno dato una nuova testimonianza dell’impegno di santificazione che anima la Curia Romana.

A tutti e a ciascuno - conclude il Cardinale Villot - il Papa invia una particolare Benedizione. E sarà mio dovere farmi interprete presso Sua Santità dei voti che ora formuliamo nella preghiera per la sua salute.

Prima di lasciare la Cappella tutti gli intervenuti pregano per il Papa e cantano l’Oremus pro Pontefice nostro Paulo.

                     



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