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DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AI PADRI PENITENZIERI
DELLE BASILICHE PATRIARCALI ROMANE

Venerdì, 13 febbraio 1976

 

Signor Cardinale,
carissimi Religiosi «Penitenzieri»
delle Patriarcali Basiliche Romane!

Siamo assai lieti di questo incontro con voi. Vi diremo anzi che lo aspettavamo. Esso ci permette infatti di dirvi pubblicamente il nostro grazie per la collaborazione, veramente insostituibile, che avete dato alla buona riuscita dell’Anno Santo col vostro impegno, con la vostra bontà, con la vostra dottrina morale, col vostro spirito di sacrificio: e in questo momento il nostro pensiero va anche a quei numerosi e anonimi sacerdoti, che si sono volonterosamente prestati, sia pure di passaggio e occasionalmente, a quella tanto grandiosa quanto nascosta «operazione-grazia» che è stata la celebrazione del Giubileo.

Voi ne siete stati i protagonisti discreti ed efficaci! Effettivamente, se l’Anno Santo è stato soprattutto quel grande movimento di rinnovamento e di riconciliazione, che non ci siamo stancati di additare a tutti i fedeli, dandone le grandi linee direttive fin dalla Bolla d’indizione «Apostolorum Limina», ciò si è realizzato nel segreto inviolabile delle coscienze; se una grande fiamma di spiritualità e di amore, per un’accresciuta sensibilità sociale verso i fratelli è passata alta sul mondo per riaccendere energie forse sopite e per dare nuovo calore a quelle già vigili e generose, ciò è avvenuto principalmente nell’incontro con Dio, nella celebrazione del sacramento della penitenza, della conversione, della metánoia, che ha fatto rivivere per tanti fedeli le parabole della misericordia di Dio (Cfr. Matth. 18, 11-14, 21-35; Luc. 15) preparandoli all’incontro col Cristo alla mensa eucaristica; se l’Anno Santo è stato un ritorno alle fonti della vita cristiana, un bisogno ricuperato di preghiera e di servizio a Dio e al prossimo, ciò ha avuto la sua propedeutica e il suo culmine nell’arcano e benedetto ministero della riconciliazione (Cfr. 2 Cor. 5, 18).

Vi diciamo dunque la nostra riconoscenza per quanto avete compiuto, con esemplare lezione di fedeltà al dovere sacerdotale, in questa mirabile funzione di cui siete stati strumenti; e siate certi che grande è la vostra ricompensa nei cieli! (Cfr. Matth. 5, 12)

La Benedizione Apostolica vi attesti la nostra benevolenza, e vi incoraggi a sempre maggiore generosità nel vostro quotidiano servizio della Chiesa e delle anime.

                                       



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