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DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AI DIRIGENTI, UFFICIALI ED ALLIEVI
DELLE SCUOLE CENTRALI ANTINCENDI

Mercoledì, 10 novembre 1976

 

Si rinnova stamane un incontro ormai tradizionale e gradito, carissimi Allievi delle Scuole Centrali Antincendi, che siete venuti col Signor Comandante, col Cappellano Militare Capo e con gli altri Ufficiali, a renderci omaggio e ad ascoltare una nostra, sia pur breve, parola. Quante volte negli anni passati abbiamo avuto il piacere di accogliere molti gruppi di vostri Colleghi, di voi più anziani e già inseriti, dopo il periodo preparatorio, nella vita professionale! Al pari di essi, anche voi per spontanea decisione avete voluto salutarci ed inscrivere così l’odierna Udienza tra i ricordi più vivi del Corso d’addestramento, che state frequentando qui a Roma.

Desideriamo, perciò, ringraziarvi della vostra presenza che riflette chiaramente non soltanto un sentimento di ossequio per la nostra persona, ma esprime anche qualcosa di più e di più nobile: le vostre convinzioni religiose di cristiani. Sì, cari giovani, vedendovi ora riuniti noi apprezziamo la testimonianza di fede che ci offrite, e vi esortiamo ad approfondirla, a dilatarla, a consolidarla in tutta la vostra esistenza. Come abbiamo più volte ripetuto, scorgiamo in voi una gioventù sana e generosa che si accinge, con la disciplina del corpo e dello spirito, a rendere alla comunità un prezioso servizio, per la difesa dell’incolumità dei cittadini anche a costo dei più gravi pericoli. Quel che a voi è necessario è senz’altro un coraggio non comune, accompagnato da saldo autocontrollo, da prontezza scattante, da spiccato altruismo, da un’intenzione, diremmo, di permanente solidarietà: tutte doti queste che appartengono essenzialmente all’ordine morale e dalle quali scaturiscono, in gran parte, le prestazioni, talora anche eroiche, che le circostanze potranno richiedere da voi.

Noi vi auguriamo di educarvi fin d’ora al culto severo e tonificante di tali valori, che vi saranno di grande aiuto sia nell’adempimento dei doveri civici, sia nell’edificazione della convivenza domestica. E a coronamento di questo, vi additiamo ancora quella virtù che vi ha condotto presso la Tomba del primo Apostolo: la fede, quale luce che illumini sempre il vostro cammino, e forza che vi sostenga nelle difficoltà che potete incontrare, e visione superiore delle cose che vi innalzi e sollevi fino al livello dove troviamo Dio, nostro Padre celeste, ed il suo Figlio Gesù, che si è fatto nostro fratello.

Con la nostra Benedizione Apostolica.

                    



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