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LETTERA DEL SANTO PADRE PIO X

AL NOSTRO DILETTO FIGLIO
ANDREA DEL TITOLO DI S. ANASTASIA CARDINALE FERRARI
ARCIVESCOVO DI MILANO*

 

Signor Cardinale,

Le siamo grati, signor Cardinale, dei sentimenti espressi nella lettera che Ella ci ha diretta insieme coi Vescovi raccolti a Milano per la preparazione degli atti del Concilio Provinciale. Nella grande commozione pei mali che sovrastano ai cattolici della Francia Ci sentiamo confortati dal pensiero, che alla Nostra voce Apostolica fanno eco i Pastori delle anime e si uniscono in tal modo a Noi, che non potendo accompagnare personalmente quei generosi fedeli disposti a grandi sacrifizi, abbiamo dato loro una prova del Nostro particolare affetto, invocando sui novelli loro Vescovi i divini carismi.

Siamo poi vivamente riconoscenti a Lei, signor Cardinale, ed ai venerandi Fratelli per la parte presa all'acerbo dolore, ond' è pieno l'animo Nostro, per una recente pubblicazione intorno ai rapporti fra la Chiesa e gli Stati: pubblicazione veramente deplorevole in sè e per le luttuose circostanze nelle quali si è fatta: più deplorevole ancora per le tristi conseguenze, da Lei, signor Cardinale, e dai suoi Colleghi con profondo rammarico lamentate nella citata lettera, come pure hanno fatto non pochi altri Vescovi italiani; vogliamo dire pel danno gravissimo che ne deriva in mezzo alla grande moltitudine di coloro che, tratti dalle opinioni del moderno liberalismo e alieni da distinzioni e da sottigliezze, guardano unicamente alla fonte, creduta talora autorevole, d'onde emanano certi scritti, e bevono poscia col concorso di una stampa perversa, il veleno micidiale di certe massime che non potranno essere mai dalla Chiesa accettate.

Del resto, vegliando Noi solleciti su quanto riguarda la retta dottrina e la disciplina ecclesiastica, tanto Ella, signor Cardinale, come altri egregi Pastori possono essere sicuri che non verranno meno, anche in questa circostanza, le cure dell'Apostolica Nostra provvidenza. Intanto con effusione di cuore impartiamo a Lei, signor Cardinale, e ai Vescovi con Lei adunati per preparare gli atti del Concilio Provinciale, l'Apostolica benedizione.

Roma, 27 Febbraio 1906.

 

PIUS PP. X


*AAS, vol. XXXIX (1906), pp. 25-26.



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