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LETTERA DEL SANTO PADRE PIO X
ALLA DIREZIONE PROVVISORIA
DELL' UNIONE ECONOMICO SOCIALE PER I CATTOLICI ITALIANI

 

Diletti figli, salute e Apostolica benedizione.

Per la prima generale assemblea, chiamata ad eleggere il Presidente e il Consiglio direttivo dell' Unione economico sociale pei cattolici italiani, voi, preposti alla costituzione dell' Unione stessa, invocaste, non ha guari, gli auspicii della benedizione Apostolica con una lettera, che Ci fu di vera consolazione.

Ben conoscevamo invero la piena devozione e la incondizionata obbedienza vostra al Romano Pontefice. Pure la nuova e calda professione che ne fate, viene opportuna a mitigare il dispiacere che proviamo pel contegno di altri figli non così conforme ai desiderii ed alle prescrizioni Nostre.

Tanto più, che nelle vostre parole possiamo ravvisare i sentimenti non di voi soli, ma di molti, che la comunanza di un'azione benefica unisce con voi: vogliam dire, di quelle associazioni di ordine economico e sociale che in bel numero vediamo aggruppate intorno a codesto centro da ogni parte d'Italia.

Con piacere apprendiamo ancora, aver voi impresa la pubblicazione di una Rivista, che serva ad istruire e praticamente iniziare i cattolici a quell'azione, che è propria dell' Unione vostra. E un altro argomento che si aggiunge ai tanti, che avete dati, della vostra intelligente operosità. Grati pertanto dei conforti che Ci porgete coll' ossequio della pietà e con l'alacrità dello zelo, preghiamo il Signore che vi sia largo dei suoi lumi, e non cessi di fecondare colla sua grazia i vostri lavori. — Certo considerando quale e quanta attività sin qui adoperaste nel campo assegnatovi, abbiamo di che molto rallegrarci con voi.

Però diletti figli, se volete, come Noi ardentemente bramiamo, che ad inizii così felici segua uno sviluppo anche più prosperoso, è necessario che lo spirito della religione penetri sempre meglio e invigorisca ed animi, per tutti i suoi rami, l'opera vostra. Questa, benché diretta al bene temporale del popolo, non si chiuda entro l'angusto cerchio degli interessi economici, ma con un nobilissimo intento di restaurazione sociale vi si esplichi mirando al retto ordinamento dell' umano consorzio.

Ora, essendo la religione custode gelosa della legge morale, che dell'ordine della società è naturale fondamento, ne segue che, a riordinare la società sconvolta, niente fa più d'uopo che rimettere in fiore i principii religiosi. Perciò voi, per sempre meglio soddisfare al grave compito e rispondere all' aspettazione Nostra, porrete costantemente ogni maggior cura a marcare dell' impronta cristiana tutto il movimento che dirigete. E in ciò fare non avrete soltanto la mira al comun bene, ma a quello altresì dei vostri associati ; e specialmente, curando i materiali loro vantaggi, attenderete a tutelarne gl' interessi dello spirito. Troppo importa che, alla luce delle dottrine di Cristo facciano giusta estimazione delle cose umane, e veggan o di quanto ai difettosi beni di questa vita fuggevole debbono andare innanzi quelli dell' eterna.

Così, e non altrimenti, potrete con efficacia opporvi ai progressi del socialismo; che, spirante odio al cristianesimo, si avanza rovinoso, strappando dal cuore delle plebi le speranze del cielo, a rovesciare l'edificio già scosso della società. — Quali istituzioni sian più da promuovere in seno all' Unione, vedrà l'industre carità vostra. A noi opportunissime sembrano quelle che si designano col nome di Unioni professionali, e però di nuovo e particolarmente vi raccomandiamo di attenderne con sollecita cura alla formazione e al retto andamento. Perciò vorrete provvedere che, quanti ne debbono far parte, vi vengano convenientemente preparati; cioè da persone idonee istruiti sulla natura e lo scopo dell' associazione, sui doveri e i diritti degli operai cristiani, e su quegli insegnamenti della Chiesa e documenti pontificii, che hanno maggior attinenza alle questioni del lavoro. Assai fruttuosa sarà in ciò l'opera del clero: il quale a sua volta troverà qui nuovi aiuti per rendere più efficace il sacro ministero in mezzo al popolo. Perchè gli operai così preparati diverranno non solo utili membri dell'Unione professionale, ma ancora suoi validi cooperatori nel diffondere e propugnare la pratica delle dottrine cristiane. Tali associazioni Ci sono tanto a cuore, anche perchè aspettiamo da esse materiale e moral difesa per quegli operai, che la necessità spinge a cercar lavoro per qualche tempo in estere regioni, senza alcuna protettrice assistenza. Lo zelo dei Pastori di anime produrrà in questo campo preziosi frutti, ove sia aiutato da Consorzi provinciali, diocesani o foranei per la protezione degli emigranti, che Ci auguriamo veder sorgere in tutti i centri di emigrazione temporanea. Del rimanente, sarà vostra cura cavar vantaggio di perfezionamento morale, non soltanto da questa peculiar forma di associazione, ma dalle altre ancora, che sembrino aver carattere esclusivamente economico, facendole assorgere oltre l'immediato loro fine, a scopi più alti di educazione e di coltura.

Infine, diletti figli, per quanto spetta al vostro ordinamento generale, Noi già colle norme per la costituzione delle Direzioni diocesane abbiamo dato vita ed impulso ad un disciplinato movimento, che, sotto la vigilanza dei Vescovi, debba sviluppare nelle singole diocesi l'azione sociale dei cattolici, secondo i bisogni dei luoghi e l'esigenze del tempo.

Volemmo cioè, come era conveniente, accordare la provvida autonomia delle istituzioni locali con l'ordinamento gerarchico della Chiesa. Nè a quest'opera di comune salute è mancato il valevole aiuto e favore dei Nostri Venerabili Fratelli; e per la stima che abbiamo del loro zelo, non mancherà, ne siam certi, per l'avvenire. Ora, a fare che l'azione dei cattolici, specialmente sociale, sia più completa e però più gagliarda, vogliamo che il movimento delle Direzioni diocesane s'incontri in codesta Unione economico-sociale: così gli sforzi di tutte avranno da unità d'indirizzo accrescimento di energia. E voi, diletti figli, assumete con grande animo il poderoso incarico, che v'imponiamo. Molte già sono le difficoltà che vi si attraversano, più forse ne incontrerete. Ma, a sostenere il vostro coraggio valga il pensiero, che in questa santa impresa non vi verrà mai meno l'appoggio dei buoni, il soccorso della Nostra autorità, l'aiuto di Dio.

Intanto come pegno dei divini favori, con particolare affetto impartiamo a voi ed alle vostre famiglie 1' Apostolica benedizione.

Dato a Roma presso S. Pietro, il giorno 20 Gennaio 1907, del Nostro Pontificato 1' anno quarto.

 

PIUS PP. X


 

*AAS, vol. XL (1907), pp. 130-133.



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